Patrimonio culturale immateriale: 2° rapporto della Svizzera all’UNESCO

Berna, 10.12.2021 - Nella sua seduta del 10 dicembre 2021, il Consiglio federale ha approvato il secondo rapporto della Svizzera sull’attuazione della Convenzione dell’UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Il rapporto illustra le misure adottate tra il 2015 e il 2021 per riconoscere, promuovere e salvaguardare le tradizioni viventi e traccia un bilancio positivo dei progressi fatti. Rende inoltre conto delle sette tradizioni svizzere incluse dal 2016 nel patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

Ratificata dalla Svizzera nel 2008, la Convenzione dell'UNESCO del 17 ottobre 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale è finalizzata a preservare e rispettare le tradizioni e le espressioni viventi del patrimonio culturale immateriale e ad accrescere la consapevolezza della loro importanza a livello locale, nazionale e internazionale. Con la ratifica, la Svizzera si è impegnata a presentare ogni sei anni un rapporto sui progressi dell'attuazione della convenzione.

Il rapporto illustra le misure adottate dai poteri pubblici, dai portatori di tradizioni e da altre organizzazioni in base agli indicatori tematici utilizzati per valutarle, in particolare il loro interesse in termini di formazione, per la ricerca, come mezzo di sensibilizzazione o per la collaborazione internazionale. Mette inoltre in evidenza la grande varietà di organizzazioni e comunità attive in progetti legati al patrimonio vivente e l'importanza rivestita in questo contesto dalla vita associativa. Il rapporto rende infine conto del secondo aggiornamento dell'inventario delle tradizioni viventi in Svizzera, realizzato durante il periodo in esame (www.tradizioni-viventi.ch).

Tra il 2016 e il 2020, sono state iscritte nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'UNESCO sette tradizioni svizzere o con partecipazione svizzera: la Festa dei vignaioli di Vevey, l'arte della costruzione dei muri a secco, il Carnevale di Basilea, la gestione del pericolo di valanghe, le processioni della Settimana Santa di Mendrisio, l'alpinismo e le competenze nella meccanica degli orologi e d'arte. Queste iscrizioni non hanno soltanto contribuito ad accrescere la consapevolezza del patrimonio immateriale in Svizzera, ma anche a promuovere la cooperazione nazionale e internazionale con i portatori di tradizioni e a unire comunità. I rapporti specifici su queste sette tradizioni mostrano che hanno continuato ad essere praticate e adattate, in particolare nel contesto della pandemia di COVID-19.

Il rapporto periodico è stato elaborato dall'Ufficio federale della cultura sulla base dei contributi dei Cantoni, delle Città, dei portatori delle tradizioni iscritte nel patrimonio dell'UNESCO, delle associazioni e delle organizzazioni interessate.


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