Il Consiglio federale approva il rapporto sul bilancio generazionale

Berna, 10.12.2021 - In occasione della seduta del 10 dicembre 2021 il Consiglio federale ha approvato il rapporto sul bilancio generazionale, redatto in attuazione del postulato 17.3884 depositato dalla consigliera nazionale Kathrin Bertschy. Il bilancio generazionale aggiornato conferma che l’invecchiamento della popolazione graverà fortemente sulle finanze pubbliche a medio e lungo termine.

Il 20 marzo 2019 il Consiglio nazionale ha adottato il postulato 17.3884 «Aggiornare il bilancio generazionale» depositato da Kathrin Bertschy, in cui il Consiglio federale veniva incaricato di aggiornare il bilancio generazionale risalente al 2004. Il nuovo rapporto si basa su uno studio esterno.

Il bilancio generazionale aggiornato mostra che l’invecchiamento della popolazione graverà fortemente sulle finanze pubbliche a medio e lungo termine. Questa evoluzione deriva soprattutto dall’aumento delle uscite per la sanità e per la sicurezza sociale dovuto alla crescita della fascia di popolazione che supera i 65 anni. Per evitare un aumento consistente del tasso d’indebitamento sono pertanto necessarie alcune riforme. La particolarità dello studio consiste nel fatto che compara gli effetti presenti e futuri delle finanze pubbliche sui diversi gruppi d’età. Lo studio valuta concretamente le conseguenze intergenerazionali di diverse riforme. Queste conseguenze mostrano differenze notevoli a seconda della riforma, in particolare nel caso dell’AVS.

Cos’è un bilancio generazionale?

Un bilancio generazionale mostra i possibili sviluppi delle entrate e delle uscite statali e delle uscite per le assicurazioni sociali, in particolare considerando ipotesi demografiche. Esso valuta la sostenibilità delle finanze pubbliche calcolando un indebitamento implicito derivante da futuri deficit. Illustra soprattutto le conseguenze delle finanze pubbliche sui vari gruppi d’età della popolazione attuale o futura. Dato che il bilancio generazionale non considera i contributi versati dalle generazioni attualmente in vita, non è possibile valutare le conseguenze intergenerazionali dell’attuale politica finanziaria. Invece nel caso di riforme è possibile calcolare le conseguenze anche per le generazioni attualmente in vita, dato che le riforme riguardano solo le entrate e le uscite future. Il bilancio generazionale non è riuscito a imporsi come standard internazionale a causa di alcuni difetti metodologici. Perciò non viene impiegato né dal FMI, né dall’OCSE o dall’UE. 


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