Il Consiglio federale approva la revisione totale del piano direttore del Cantone di Glarona

Berna, 03.12.2021 - Il Cantone di Glarona ha rielaborato completamente il proprio piano direttore, adeguandolo ai requisiti della legge sulla pianificazione del territorio (LPT) riveduta. Nel piano il Cantone stabilisce il proprio comprensorio insediativo e incarica i Comuni della gestione delle zone edificabili e dello sviluppo centripeto degli insediamenti. Nella sua seduta del 3 dicembre 2021 il Consiglio federale ha approvato la revisione totale del piano direttore.

Il Cantone di Glarona ha rielaborato e aggiornato completamente il proprio piano direttore, definendo così in modo chiaro i parametri dello sviluppo del suo territorio nei prossimi anni. Il piano direttore comprende tutti gli ambiti più importanti. L'approvazione concerne la strategia per lo sviluppo del territorio, gli insediamenti, la natura e il paesaggio e l'utilizzazione del territorio nonché i corrispondenti contenuti delle carte. Le decisioni relative ai temi dei trasporti e del turismo sono state prese dal Gran Consiglio in un secondo momento e sono quindi oggetto di una procedura di verifica e di approvazione separata ancora in corso.

La strategia per lo sviluppo del territorio, insieme alle ipotesi sulla futura evoluzione della popolazione e dell'occupazione nonché agli obiettivi e principi strategici che la compongono, costituisce un buon quadro di riferimento per i capitoli tematici del piano direttore. La Confederazione rileva un potenziale di miglioramento solo nelle «linee guida strategiche» per gli insediamenti così come negli ambiti natura, paesaggio, agricoltura ed energia.

Il Consiglio federale adegua il piano direttore alla LPT riveduta

Nella parte relativa agli insediamenti, il piano direttore, adottato dal Parlamento cantonale glaronese e che il Cantone ha presentato alla Confederazione per approvazione alla fine del 2019, soddisfaceva solo in parte i requisiti della legge sulla pianificazione del territorio riveduta (LPT). Le indicazioni e le misure derivanti dalla revisione totale, pur considerando tutti i punti da attuare, erano in parte non conformi alle direttive della Confederazione. Il Cantone, ad esempio, aveva indicato il proprio comprensorio insediativo e garantito il dimensionamento delle zone edificabili in maniera non soddisfacente. L'intero Consiglio di Stato glaronese ha quindi apportato le necessarie correzioni e chiesto al Consiglio federale di approvarlo o di effettuare direttamente le modifiche necessaire. A ciò si aggiungono diverse modifiche che il Consiglio federale apporta nel quadro dell'esercizio delle proprie competenze.

Nel piano direttore approvato il Cantone fissa il proprio comprensorio insediativo in via definitiva a 1575 ettari, una superficie che intende tuttavia ancora ridurre di 30 ettari. Il Consiglio federale non ha approvato del tutto o solo con riserve alcuni aspetti concernenti le modalità relative a futuri spostamenti o ampliamenti del comprensorio insediativo.

In base ai nuovi scenari sull'evoluzione demografica dell'Ufficio federale di statistica (UST) del 2020 (scenario alto), tra quindici anni il Cantone utilizzerà meglio rispetto a quanto presupposto inizialmente le sue attuali zone edificabili (zone di abitazione, zone miste e zone centrali), e ciò nella misura del 99 per cento. Tuttavia il grado di sfruttamento dei suoi tre Comuni è molto diverso e a volte è nettamente al di sotto del 100 per cento. I Cantoni con un grado di sfruttamento inferiore al 100 per cento hanno complessivamente zone edificabili sovradimensionate e devono quindi mostrare nei loro piani direttori come ed entro quando intendono correggere tale sovradimensionamento. Nel quadro delle revisioni in corso dei piani di utilizzazione comunali, il Cantone di Glarona dovrà quindi procedere caso per caso a dezonamenti entro tre anni dall'approvazione del piano direttore.

Tenuto conto delle modifiche apportate nonché delle riserve e dei mandati stabiliti nel quadro dell'approvazione, il Cantone di Glarona adempie i requisiti della revisione della LPT. Il divieto di azzonamento in vigore dal 1° maggio 2019 sarà pertanto abolito. Dopo l'approvazione, il Cantone dovrà procedere a ulteriori adeguamenti e integrazioni del proprio piano direttore per la parte relativa agli insediamenti.

Energie rinnovabili: mandato per un quadro pianificatorio

Il Cantone deve integrare nel proprio piano direttore anche l'utilizzo delle energie rinnovabili. Come esigono dal 2016 la legge sull'energia e la legge sulla pianificazione del territorio, il piano direttore deve specificare per l'intero Cantone tutti i comprensori idonei all'impiego dell'energia eolica e dell'energia idroelettrica. Il Cantone deve quindi creare condizioni ottimali che permettano l'attuazione della Strategia energetica 2050 sul suo territorio.

La revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT)

La revisione parziale della LPT è stata accolta dal Popolo con la votazione referendaria del 3 marzo 2013. Il Consiglio federale ha posto in vigore le nuove disposizioni legislative, insieme all'ordinanza sulla pianificazione del territorio riveduta, il 1° maggio 2014. Il termine entro il quale i Cantoni erano tenuti ad adattare i propri piani direttori alle disposizioni della LPT è scaduto il 30 aprile 2019. In virtù delle disposizioni transitorie della legge riveduta, si applica da allora un divieto di azzonamento nei tre Cantoni i cui piani direttori non sono stati approvati dal Consiglio federale (Obvaldo, Glarona e Ticino). Dopo l'approvazione del piano direttore del Cantone di Obvaldo nel giugno 2020, con l'odierna approvazione di quello del Cantone Glarona viene a cadere il divieto di azzonamento anche in quest'ultimo.

La LPT riveduta esige che i Cantoni determinino le proprie zone edificabili in modo tale da far fronte al fabbisogno previsto per i quindici anni successivi. Tale indicazione si fonda sulle «Direttive tecniche sulle zone edificabili», elaborate congiuntamente da Confederazione e Cantoni. Per quanto riguarda la futura evoluzione demografica, ciascun Cantone formula le ipotesi che ritiene più pertinenti, a condizione tuttavia di non oltrepassare lo scenario «alto» previsto dall'UST. Il piano direttore cantonale ha il compito di garantire, attraverso le sue indicazioni, un corretto dimensionamento delle zone edificabili.


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