24° Comitato misto Svizzera UE per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone

(Ultima modifica 22.10.2021)

Berna-Wabern, 22.10.2021 - Il 22 ottobre 2021 si è tenuto in videoconferenza il ventiquattresimo incontro del Comitato misto Svizzera Unione europea (UE) per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC). Come di consueto, le due delegazioni hanno affrontato varie questioni relative all’attuazione e allo sviluppo dell’ALC. La delegazione svizzera ha annunciato che dal 2022 la Croazia beneficerà della libera circolazione completa delle persone.

La seduta del Comitato misto, presieduta dall’Unione europea (UE), si è nuovamente svolta per videoconferenza a causa della pandemia di COVID-19. Durante gli scambi, le due parti hanno rilevato con soddisfazione che l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) funziona fondamentalmente bene e in questo contesto hanno evidenziato gli eventi più importanti degli ultimi dodici mesi.

Introduzione della libera circolazione completa delle persone per la Croazia il 1° gennaio 2022

In virtù dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE (Protocollo III relativo all’ALC), sinora la Svizzera ha mantenuto nei confronti dei cittadini croati alcune misure a tutela del proprio mercato del lavoro.

Nella seduta del 1° ottobre 2021 il Consiglio federale ha deciso di introdurre la libera circolazione completa delle persone nei riguardi della Croazia a partire dal 1° gennaio 2022. Con ciò i lavoratori croati sono equiparati agli altri cittadini dell’UE/AELS. In occasione della seduta del Comitato misto, la delegazione svizzera ha informato ufficialmente l’UE di questa decisione.

Qualora l’immigrazione di lavoratori croati oltrepassi un dato valore soglia, la Svizzera potrebbe attivare una clausola di salvaguardia che, dal 1° gennaio 2023 e al massimo fino al 31 dicembre 2026, le consentirebbe di limitare nuovamente il numero di permessi rilasciati a cittadini croati.

Il 31 dicembre 2020 risiedevano in Svizzera 28 324 cittadini croati (6 in più rispetto al 2019), pari all’1,9 per cento dei cittadini UE/AELS residenti in Svizzera.

Scambio d’informazioni su questioni di applicazione ed esecuzione

La Svizzera ha informato l’UE sui risvolti più recenti dell’attuazione dell’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti. Ha inoltre fornito all’UE statistiche e informazioni sulla giurisprudenza riguardante l’espulsione di stranieri che commettono reati. Su richiesta della Svizzera, l’UE ha informato in merito ai recenti sviluppi per quanto riguarda i diritti dei cittadini svizzeri in diversi Stati membri dell’UE.

Il Comitato misto Svizzera UE si riunisce di norma una volta l’anno per fare il punto sull’attuazione dell’ALC. La delegazione svizzera era guidata dalla vicedirettrice della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), Cornelia Lüthy, la delegazione dell’UE da Clara Ganslandt, capodivisione Europa occidentale presso il Servizio europeo per l’azione esterna.


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