Nel 2020 la pandemia di COVID-19 ha ridotto fortemente l'impatto ambientale dell'Amministrazione federale

Berna, 13.10.2021 - Uffici vuoti, meno viaggi di servizio e più lavoro in modalità digitale: a causa della situazione straordinaria determinata dalla pandemia, nel 2020 l'Amministrazione federale ha avuto un impatto molto minore sull'ambiente. È quanto emerge dal rapporto sul Sistema di gestione delle risorse e management ambientale dell’Amministrazione federale (RUMBA) nell’anno 2020, di cui il Consiglio federale ha preso atto nella sua seduta del 13 ottobre 2021.

Nel 2020 l’Amministrazione federale ha generato 1,3 milioni di punti di impatto ambientale (PIA) per posto a tempo pieno (2019: 2,4 milioni PIA). Le tre categorie caratterizzate dal maggiore impatto ambientale sono la carta (36%), il calore (19%) e i viaggi in aereo (16%). Il restante carico ambientale è suddiviso tra viaggi in automobile (12%), elettricità (11%), acqua (3%), viaggi in treno (2%) e rifiuti (0,9%).

Le emissioni di gas serra (GES) dell’Amministrazione federale nel 2020 sono scese a 18 604 tonnellate (2019: 37 242 tonnellate). I viaggi in aereo (36%), il calore (28%) e la carta (15%) sono le categorie che hanno contribuito in misura maggiore alle emissioni GES. La quota restante si suddivide tra i viaggi in automobile (13%), l’elettricità (4%), i rifiuti (2%), i viaggi in treno (0,7%) e l’acqua (0,5%). L'acquisto di elettricità rinnovabile (quasi esclusivamente energia idroelettrica) nel quadro di RUMBA viene preso in considerazione integralmente dal 2020. In precedenza, nella contabilità GES, l'elettricità acquistata veniva valutata come mix elettrico svizzero.

Carta: questa categoria comprende sia la carta per fotocopie, le buste, la carta igienica e gli asciugamani di carta che ordini di stampa quali opuscoli informativi delle votazioni, volantini informativi e manifesti riguardanti la pandemia di COVID-19, nonché pubblicazioni e rapporti annuali. Con una quota del 36 per cento e 8 298 mio. di PIA la carta ha generato il maggiore impatto ambientale. L’86 per cento è da ricondurre agli ordini di stampa esterni. Con 2 770 tonnellate di emissioni GES, nel 2020 la carta è stata la terza maggiore fonte di emissioni.

Calore: con 4 328 milioni di PIA, nel 2020 il calore è stato la seconda maggiore fonte di inquinamento ambien-tale. Questi PIA erano da ascrivere nella misura del 47% al consumo di gas naturale, del 28% al consumo di calore da teleriscaldamento e del 15% al consumo di energia delle pompe di calore. Il restante 10 per cento è suddiviso tra i vettori energetici legna, trucioli di legno, centrali di cogenerazione e collettori solari. Con 5 283 tonnellate, nel 2020 il calore è stato all’origine del secondo maggiore volume di emissioni GES dopo la categoria dei viaggi in aereo. Queste emissioni erano da ascrivere nella misura del 63% al gas naturale, del 27% al teleriscalda-mento e del 4% all’olio da riscaldamento. Nel 2020 l’Amministrazione federale ha consumato 37 GWh di calore, di cui 16 GWh provenienti dal teleriscaldamento,15 GWh dal gas naturale, 2,6 GWh dai trucioli di legno e 1,8 GWh dalle pompe di calore. Il calcolo non tiene conto del consumo di calore causato dal telelavoro.

Viaggi in aereo: di regola questa categoria è all’origine del maggiore impatto ambientale dell’Amministrazione federale ma nel 2020, a causa della mobilità ridotta durante la pandemia di COVID-19, i viaggi in aereo si col-locano solo al terzo posto, con 3 584 milioni di PIA. Il 60 per cento è da ascrivere ai voli di linea e il 40 per cento ai voli con i jet del Consiglio federale e in elicottero. Quanto alle emissioni GES, con 6 719 tonnellate i viaggi in aereo continuano tuttavia a occupare una posizione di punta. Ai voli di linea va attribuito il 54% delle emissioni, ai voli con i jet del Consiglio federale e in elicottero il il 46%. L’elenco dei voli 2020 è pubblicato nell’allegato al presente comunicato.

Pacchetto clima dell’Amministrazione federale e piano d’azione viaggi in aereo

Dal 2020 sono in corso il «Pacchetto clima dell’Amministrazione federale» e il «Piano d’azione Viaggi in aereo», con i quali il Consiglio federale intende ridurre ulteriormente l’impatto ambientale dell’Amministrazione federale. Grazie a misure concrete nei settori traffico aereo, parco veicoli ed edifici, nell’attuale periodo RUMBA 2020-2023 l’impatto ambientale per ogni posto a tempo pieno e le emissioni di gas serra GES do-vrebbero diminuire rispettivamente dell’8% e del 9% rispetto all’anno di riferimento 2020.

I risultati eccezionali del 2020, determinati dalla pandemia, non costituiscono una base di dati adeguata per verificare il raggiungimento degli obiettivi entro il 2023. Per l’anno di riferimento 2020 verrà pertanto effettuato un nuovo calcolo: a riguardo fungeranno da base i dati rilevati nel 2019, fermo restando che per il 2020 verrà comunque considerata una riduzione lineare delle emissioni GES. Ciò corrisponde al percorso di riduzione necessario per raggiungere gli obiettivi fissati per RUMBA entro il 2023.

Piano d'azione Viaggi in treno: l’estrema riduzione delle emissioni GES ascrivibile ai viaggi in aereo (- 70% rispetto al 2019) è dovuta principalmente alla pandemia. Vi hanno tuttavia contribuito anche le misure adottate nel quadro del Piano d’azione Viaggi in aereo, ad esempio la definizione di destinazioni da raggiungere di norma in treno anziché in aereo. Così, nel 2020, circa un viaggio in aereo su cinque è stato sostituito da un tragitto in treno. Sono diminuiti anche i voli in classe business: circa un viaggio in aereo a lungo raggio su dieci, e un viaggio in aereo a medio raggio su cinque in classe business, sono stati sostituiti da un volo in economy. Un’altra misura del Piano d’azione Viaggi in aereo sfruttata intensamente a causa della pandemia è stato il ricorso a teleconferenze e videoconferenze: se nel 2019 se ne contavano 6 000 – 8 000 al mese, nel 2020 il loro numero si è attestato a 60 000 - 100 000.

Parco veicoli: la misura che chiede ai Dipartimenti, in caso di sostituzione di vecchi veicoli, di ordinare per principio soltanto automobili elettriche è applicata solo da inizio 2021 e non può quindi ancora essere valutata.

Edifici: per l’ottimizzazione energetica nel settore edifici, nel settembre 2020 il Consiglio federale ha adottato un piano di attuazione comprendente diverse misure. Si tratta ad esempio di rinunciare all'installazione di riscaldamenti a combustibili fossili e di sistemi di riscaldamento elettrici a resistenza nonché di sostituire, entro il 2030, gli attuali riscaldamenti a combustibili fossili con sistemi di riscaldamento a energie rinnovabili. Inoltre, occorrerà realizzare impianti fotovoltaici o impianti solari termici sui tetti e sulle superfici di facciate adeguati e incentivare l’installazione di stazioni di ricarica elettrica. Dal 2022 l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) stende annualmente un rapporto sulla sostenibilità che informa sui progressi realizzati in quest'ambito.

Nel 1999 è stato istituito presso l'Amministrazione federale civile il Sistema di gestione delle risorse e management ambientale dell’Amministrazione federale «RUMBA»; dal 2017 la sua attuazione è un compito costante dell'Amministrazione federale. L'obiettivo è la riduzione continua dell'impatto ambientale dell'Amministrazione federale. Nell'anno 2020 RUMBA comprendeva circa 17 200 posti a tempo pieno in 46 unità amministrative presso il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il Dipartimento federale dell'interno (DFI), il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), il Dipartimento federale delle finanze (DFF), il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), la Cancelleria federale (CaF) e i Servizi del Parlamento (SP). RUMBA non comprende il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) che, dal 2001, dispone di un proprio Sistema di gestione dell’ambiente e dell’assetto territoriale (SGAA-DDPS) indipendente.


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