Afghanistan: la Svizzera rafforza il suo aiuto umanitario in loco
Berna, 08.09.2021 - Nella sua seduta dell' 8 settembre 2021 il Consiglio federale ha deciso di rafforzare il suo impegno umanitario in Afghanistan, stanziando a tal fine un contributo supplementare di 33 milioni di franchi. Nei prossimi 16 mesi la Svizzera aiuterà così la popolazione afghana bisognosa con circa 60 milioni di franchi.
La Svizzera ha reagito rapidamente alla nuova situazione in Afghanistan sfollando le cittadine e i cittadini svizzeri nonché le collaboratrici e i collaboratori afghani dell’Ufficio di cooperazione svizzero e le loro famiglie. In una fase successiva la Svizzera si concentrerà sull’aiuto umanitario in loco. Le attività prioritarie saranno la protezione e l’assistenza a favore degli sfollati in Afghanistan e nei Paesi vicini.
Situazione umanitaria precaria
Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha deciso di rafforzare l’aiuto umanitario svizzero in Afghanistan e nei Paesi limitrofi stanziando a tal fine un contributo supplementare di 33 milioni di franchi. Di questi, 10 milioni provengono da crediti esistenti del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e i restanti 23 milioni saranno forniti sotto forma di credito aggiuntivo. Tale credito sarà oggetto di dibattito in Parlamento. Considerato anche il budget ordinario per il 2022, l’aiuto svizzero a favore dell’Afghanistan e dei Paesi limitrofi nei prossimi 16 mesi ammonterà a 60 milioni di franchi.
La Svizzera reagisce così alla precaria situazione in Afghanistan, attualmente interessato da una grave emergenza umanitaria. Il rischio di un collasso economico, la persistente siccità e la carestia faranno crescere ulteriormente il numero di persone bisognose di aiuti.
Riduzione della povertà e protezione della popolazione civile
A livello internazionale, l’Afghanistan è tra i Paesi meno avanzati sul piano economico e sociale. La Svizzera è presente in Afghanistan dal 2002 e contribuisce con il suo programma a ridurre la povertà. Oggi la Svizzera sostiene l’Afghanistan con 27 milioni di franchi all’anno, di cui 18 milioni sono destinati alla cooperazione allo sviluppo e 9 milioni all’aiuto umanitario. Inoltre, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) si impegna nel Paese con mezzo milione di franchi all’anno. Il programma si concentra in particolare sui seguenti ambiti: Stato di diritto e protezione della popolazione civile, agricoltura, gestione delle risorse naturali e istruzione di base. Nell’agosto del 2021 la Svizzera ha temporaneamente chiuso il suo ufficio a Kabul. Per quanto riguarda l’Afghanistan, la Svizzera collabora strettamente con le Nazioni Unite (ONU), le organizzazioni non governative (ONG) internazionali e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).
La Svizzera accoglie con favore la conferenza convocata dall’ONU a Ginevra lunedì prossimo, 13 settembre, al fine di discutere della situazione umanitaria in Afghanistan e di rafforzare l’aiuto per questo Paese.
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