Il Consiglio federale è favorevole alla soppressione del valore locativo
Berna, 25.08.2021 - Il Consiglio federale propone al Parlamento di entrare nel merito del progetto della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S), che chiede un cambio di sistema nell'ambito dell'imposizione della proprietà abitativa. Nel contempo presenta proposte di modifica sui valori di riferimento principali. Nella seduta del 25 agosto 2021, l'Esecutivo ha adottato il parere che ha redatto sul progetto di legge.
Il progetto della CET-S è volto a sopprimere l'imposizione del valore locativo della proprietà abitativa occupata dal proprietario al domicilio. In compenso, oltre alle spese di manutenzione dell'immobile non potranno più essere dedotti gli interessi passivi, affinché siano eliminati gli incentivi all'indebitamento privato.
Recentemente il Consiglio federale si è mostrato più volte aperto a una riforma dell’imposizione della proprietà abitativa, purché questa sia equilibrata, intrinsecamente coerente e finanziariamente sostenibile. Ha inoltre ripetutamente evidenziato che il sistema attuale presenta diverse lacune, come gli incentivi all’indebitamento privato o la complessità tecnica. A parere dell'Esecutivo sarebbero pertanto sufficienti gli elementi che motivano il cambio di sistema nell'ambito dell'imposizione della proprietà abitativa. Tuttavia si rende necessario un adeguamento del progetto della CET-S.
Proposte di modifica del Consiglio federale
Se il Parlamento dovesse decidere di entrare nel merito del progetto, il Consiglio federale presenta tre proposte di modifica.
- Cambio di sistema completo: la proposta comprende l'abolizione del valore locativo anche per le abitazioni secondarie e sfrutta meglio il potenziale di semplificazione legato a un cambio di sistema.
- Deduzione degli interessi su debiti: la deduzione degli interessi passivi qualificabili come costi di conseguimento del reddito deve continuare a essere ammessa. Si tratta in particolare dei redditi generati da immobili locati o affittati e delle abitazioni secondarie a uso proprio, sulle quali si continua a riscuotere l'imposta sul valore locativo.
- Deduzioni in materia di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente: inizialmente la Commissione aveva proposto di legare, nella legge sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni, questo incentivo fiscale alla legge sul CO2. Tuttavia tale legge è stata respinta. Il Consiglio federale intende quindi mantenere l'incentivo fiscale per il risanamento degli immobili fino al 2050 per raggiungere, in questo modo, l’obiettivo climatico 2050.
Ripercussioni finanziarie del progetto
Basandosi su un tasso ipotecario dell'1,5 per cento, la CET-S ha stimato a 660 milioni di franchi le minori entrate per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni. Questa diminuzione del gettito ammonta a circa 1,66 miliardi di franchi se si tiene conto delle proposte di modifica del Consiglio federale. Con un tasso ipotecario del 3,5 per cento, si stima che il progetto della CET-S generi maggiori entrate pari a due miliardi di franchi, mentre la proposta di modifica dell'Esecutivo entrate supplementari pari a 150 milioni di franchi. A ciò si aggiungono minori entrate non quantificabili per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni derivanti dal cambio di sistema relativo alle abitazioni secondarie.
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