Coronavirus: ancora difficile quantificare l’impatto della pandemia sui costi sanitari

Berna, 23.06.2021 - Nella seduta del 23 giugno 2021, il Consiglio federale ha adottato il rapporto concernente le conseguenze della pandemia di COVID-19 sui costi sanitari, che fornisce un primo quadro qualitativo dei costi delle prestazioni mediche assunti durante la pandemia da Confederazione, Cantoni, assicuratori malattie e assicurati. Il rapporto finale è previsto per la fine del 2022.

Ad aprile 2020, il Consiglio degli Stati ha adottato un postulato che chiedeva al Consiglio federale di presentare un rapporto concernente le conseguenze della pandemia sui costi sanitari. Dato che la pandemia non si è ancora conclusa e che per il momento non si dispone di dati sufficienti, non è possibile effettuare una valutazione quantitativa esaustiva. Il rapporto adottato dal Consiglio federale fornisce quindi soltanto una prima analisi essenzialmente qualitativa delle conseguenze finanziarie della pandemia sui costi sanitari. 

I costi sono stati ripartiti principalmente tra Confederazione, Cantoni, assicuratori e assicurati. I trattamenti stazionari rappresentano gran parte di questi costi. Sono coperti per il 45 per cento al massimo dall’assicurazione malattie obbligatoria e per il 55 per cento dai Cantoni. Secondo le prime stime basate sui dati di alcuni assicuratori, i costi nel 2020 ammontavano tra i 230 e i 270 milioni di franchi per l’assicurazione malattie obbligatoria e tra i 280 e i 330 milioni di franchi per i Cantoni. Un terzo di questi costi riguarda le cure intense. 

La Confederazione finanzia la sua strategia di test

I test di screening rappresentano un mezzo importante nella lotta alla pandemia. Nel corso della pandemia, i costi dei test sono stati ripartiti in proporzioni variabili tra Cantoni, Confederazione e assicurazione malattie obbligatoria. Secondo le stime, la parte dei costi a carico dell’assicurazione malattie ammonta a 48 milioni di franchi nel periodo da marzo a giugno 2020.

Successivamente, la Confederazione ha assunto la totalità dei costi dei test per le persone rispondenti ai criteri stabiliti nell’ordinanza 3 sui provvedimenti per combattere il coronavirus. Nel 2020 il contributo della Confederazione era di 194 milioni di franchi. Il Consiglio federale ha esteso la sua strategia di test nel marzo 2021. Da allora, la Confederazione assume i costi dei test PCR nasofaringei o salivari, dei test antigenici rapidi, dei test di massa ripetuti e di cinque test autodiagnostici al massimo per persona sull’arco di 30 giorni. Per il 2021, la Confederazione ha preventivato a tale scopo un importo di 2,4 miliardi di franchi.  

Vaccinazione gratuita per la popolazione

Anche la vaccinazione è uno dei principali strumenti di lotta alla pandemia. È gratuita per la popolazione ed è presa in carico da Cantoni, Confederazione e assicuratori malattie. Nel 2020, la Confederazione ha speso 190 milioni di franchi per l’acquisto di vaccini (incl. la logistica). Per il 2021, i costi della vaccinazione sono stimati tra i 200 e i 250 milioni per gli assicuratori e a 1,2 miliardi per la Confederazione, importo che comprende soprattutto l’acquisto di vaccini anti-COVID-19. È ancora presto per stimare i costi della vaccinazione assunti dai Cantoni.

La pandemia ha generato anche costi indiretti, non analizzati nel rapporto, come per esempio quelli per le misure di tracciamento dei contatti nei Cantoni o per l'istituzione di unità di crisi negli ospedali o nelle amministrazioni.

Il rapporto finale, previsto per la fine del 2022, integrerà maggiori dati quantitativi e risponderà in modo più esaustivo alle domande del postulato. 


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