L’UFC sviluppa il primo metodo di valutazione della qualità nella cultura della costruzione
Berna, 17.05.2021 - L’Ufficio federale della cultura (UFC) pubblica oggi il Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione, risultato del lavoro congiunto tra diversi partner internazionali. Il Sistema Davos è il primo metodo che consente di valutare in maniera oggettiva e globale la qualità in termini di cultura della costruzione. Allo stesso tempo offre uno strumento utile per la realizzazione pratica di una cultura della costruzione di qualità.
Il Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione è stato elaborato in base alla «Dichiarazione di Davos» a seguito della conferenza internazionale «Getting the measure of Baukultur» (Ginevra, 2019). Offre uno strumento utile nell’elaborazione di progetti, nella valutazione di concorsi o nei processi partecipativi e, partendo dal presupposto che la cultura della costruzione di qualità non è soggettiva ma perfettamente oggettivabile, definisce otto criteri per valutarla. Il Sistema Davos comprende un modulo che permette di determinare l’effettivo livello di qualità di un luogo sotto il profilo della cultura della costruzione, individuandone i punti forti e i punti deboli. Soddisfare i criteri di qualità significa dare vita a una cultura della costruzione di qualità, la quale a sua volta si traduce in spazi ben progettati che seguono gli sviluppi della società pur conservando i propri tratti storici.
Gli otto criteri per una cultura della costruzione di qualità sono «Governance», «Funzionalità», «Ambiente», «Economia», «Diversità», «Contesto», «Genius loci» e «Bellezza». Va in particolare sottolineato che nella valutazione i fattori sociali, emotivi e culturali hanno lo stesso peso di quelli tecnici e funzionali.
È sempre più diffusa la consapevolezza che la qualità dei luoghi in termini di cultura della costruzione influenza profondamente la qualità della vita e quindi la convivenza tra le persone. Non a caso la 17° Mostra internazionale di architettura (Biennale di Venezia 2021), che ha aperto i battenti questa settimana, è stata intitolata «How will we live together?». Curata da Hashim Sarkis, la mostra pone al centro del dibattito gli spazi del vivere comune. Recentemente l’Unione Europea ha lanciato l’iniziativa «New European Bauhaus», che concepisce la trasformazione sostenibile dell’ambiente anche come progetto culturale.
Il Processo di Davos
Il Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione rappresenta un contributo al Processo di Davos, iniziato nel gennaio 2018 con l’adozione della Dichiarazione di Davos «Verso una cultura della costruzione di qualità per l’Europa» da parte delle ministre e dei ministri europei della cultura. Gli Stati europei si impegnano a radicare una cultura della costruzione di qualità a livello politico e strategico. La Dichiarazione di Davos ricorda che costruire è un atto culturale e crea spazio per la cultura. Citata e ampiamente discussa in tutto il mondo, è adottata da sempre più Stati, organizzazioni, istituzioni e imprese.
Dalla Dichiarazione di Davos è nato un movimento per la cultura della costruzione che porta avanti il dibattito a livello scientifico-contenutistico e politico-strategico. Concetti fondamentali sono oggetto di approfondimento scientifico e i termini chiave della Dichiarazione di Davos vengono chiariti. Sul piano politico, invece, vengono implementate strategie che legittimano gli aspetti culturali delle attività di conservazione, pianificazione e costruzione e si pongono come obiettivo primario il raggiungimento di una cultura della costruzione di qualità. Queste diverse iniziative internazionali sono conosciute come Processo di Davos.
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Oliver Martin, caposezione Cultura della costruzione, Ufficio federale della cultura, +41 58 462 44 48, oliver.martin@bak.admin.ch
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