Trapianti: il Consiglio federale intende rafforzarne la sicurezza

Berna, 12.05.2021 - Nella sua seduta del 12 maggio 2021, il Consiglio federale ha avviato la consultazione sulla revisione parziale della legge sui trapianti. Il progetto prevede, in particolare, di rafforzare la protezione dei dati e la sorveglianza dei trapianti di organi, tessuti e cellule. La consultazione si concluderà il 2 settembre 2021.

Il progetto di legge prevede di aumentare la sicurezza dei trapianti mediante un sistema di vigilanza. Lʼobiettivo è migliorare la sorveglianza della qualità di organi, tessuti e cellule in modo da ridurre il rischio di trasmissione di malattie o dʼinsuccesso di un trapianto. Attualmente, tutti i passaggi relativi ai trapianti di organi, tessuti e cellule sono già documentati. Con la revisione della legge, si dovranno inoltre notificare gli eventi avversi e le reazioni indesiderate gravi ai servizi di vigilanza preposti. Il Consiglio federale intende così colmare una lacuna e introdurre un sistema di vigilanza equivalente a quello di altri settori, come i medicamenti o i dispositivi medici.

Dʼaltra parte, i sistemi elettronici contenenti dati personali degni di particolare protezione saranno dʼora in poi disciplinati nella legge e non più a livello di ordinanza, come lo richiede la legge sulla protezione dei dati (LPD). Questo concerne, per esempio, le liste di attesa delle persone che necessitano di un organo e i registri delle persone disposte a donare cellule staminali del sangue.

Trapianto incrociato tra vivi

Il progetto prevede anche di disciplinare nella legge i trapianti renali incrociati tra vivi. Questo tipo di trapianto, che implica la disponibilità di numerosi donatori e riceventi di organi, viene preso in considerazione quando una donazione diretta non è possibile per ragioni dʼincompatibilità.

Infine, il Consiglio federale propone anche adattamenti che permettano lo svolgimento di processi più razionali, ad esempio per le sperimentazioni cliniche o i trapianti autologhi.
Questi adattamenti permettono di tenere conto degli sviluppi scientifici e disciplinatori intervenuti dopo lʼentrata in vigore della legge sui trapianti, più di dieci anni fa.


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