Il Consiglio federale sottolinea l’importanza del Demand Side Management nel futuro sistema elettrico svizzero

Berna, 12.05.2021 - Il 12 maggio 2021 il Consiglio federale ha adottato il rapporto «Consumo di energia elettrica. A quanto ammonta in Svizzera il consumo annuo di energia elettrica dei consumatori controllati dalle centrali elettriche, quali boiler elettrici, riscaldamenti elettrici ad accumulazione, pompe di calore, pompe di accumulazione ecc.?». Da esso si evince che in Svizzera la flessibilità dal lato del consumo, il cosiddetto Demand Side Management (DSM) è ancora poco utilizzato. Quando, in futuro, verrà a mancare l’energia di banda delle centrali nucleari svizzere, il DSM assumerà tuttavia un ruolo sempre più importante. Il rapporto illustra come possono essere eliminati gli attuali ostacoli all’utilizzazione del DSM e con quali altre misure il sistema elettrico svizzero può integrare meglio le energie rinnovabili.

Il rapporto è stato redatto in adempimento del postulato 16.3890 «Consumo di energia elettrica. A quanto ammonta in Svizzera il consumo annuo di energia elettrica dei consumatori controllati dalle aziende elettriche, quali boiler elettrici, riscaldamenti elettrici ad accumulazione, pompe di calore, pompe di accumulazione ecc.?» presentato il 30 settembre 2016 dal consigliere nazionale Jürg Grossen. Il postulato chiedeva al Consiglio federale di illustrare a quanto ammonta attualmente in Svizzera il fabbisogno naturale non controllato di energia elettrica in periodi tipici e di esprimersi su opportunità e rischi, nonché su eventuali misure da adottare quando, una volta disattivate le attuali centrali nucleari, la rete svizzera distribuirà meno energia di banda.

Demand-Side-Management
Il Demand Side Management comprende misure adottate direttamente o indirettamente da terzi per ottimizzare un sistema energetico. Ne sono un esempio i telecomandi centralizzati, utilizzati oggi dalle aziende di approvvigionamento energetico per controllare i riscaldamenti elettrici ad accumulazione, i boiler elettrici e le pompe di calore. Ciò consente di ridurre il carico di punta e di bilanciare la distribuzione del carico.

Qual è il potenziale per gli spostamenti del carico?
Attualmente quali sono i potenziali DSM utilizzabili, e quali sono effettivamente utilizzati in Svizzera? L’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha commissionato uno studio su questo tema (cfr. link). L’analisi dei dati è stata completata con un sondaggio condotto presso le aziende di approvvigionamento energetico. I risultati mostrano che il volume dei carichi oggi spostati non può essere quantificato con esattezza in quanto la relativa base di dati non è sufficiente.

Nello studio sul DMS si è tentato, mediante l’analisi di statistiche e di rapporti, di stimare il potenziale del DSM. Quest’ultimo si attesta a circa 530 - 870 Megawatt (MW) per lo spegnimento e a circa 590 - 960 MW per l’accensione di applicazioni di consumo. Nel settore abitativo, il potenziale sussiste principalmente durante le ore diurne in inverno, in relazione al riscaldamento. Nel settore industriale e dei servizi, il potenziale è principalmente disponibile durante il giorno, ma la sua distribuzione stagionale è più bilanciata.

Il Demand-Side-Management è ancora poco usato
Per quanto riguarda il DSM, attualmente in Svizzera la domanda è ancora scarsa. Ciò è da ascrivere in parte al fatto che le capacità di produzione di elettricità vantano un sufficiente grado di flessibilità. Mancano quindi gli incentivi economici per rendere le applicazioni di consumo di energia elettrica disponibili per il DSM. Vi sono però anche altri ostacoli, tra cui la mancanza di informazioni sui vantaggi del DSM. Inoltre, al giorno d’oggi le tariffe di utilizzazione della rete possono essere flessibilizzate solo in misura molto limitata e mancano opportunità di commercializzazione poiché il mercato elettrico è solo parzialmente aperto. Infine, anche la mancanza di standard di comunicazione e di standardizzazione dell’infrastruttura tecnica complica l’utilizzo pratico del DSM.

Ridurre gli ostacoli
Occorre contrastare la mancanza di conoscenza degli attori coinvolti mettendo a disposizione maggiori informazioni e diffondendo i risultati dei lavori di ricerca effettuati in questo settore. Anche la maggiore flessibilità nella definizione delle tariffe per l’utilizzazione della rete può determinare un maggiore utilizzo del DSM. La legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili prevede già un allentamento in tal senso. Con l’apertura completa del mercato si creano inoltre delle possibilità di commercializzazione per la flessibilità. Anche la prevista creazione di un’infrastruttura per i dati, comprensiva di un hub, migliora i presupposti per l’utilizzazione del DSM, in quanto ottimizza la disponibilità, lo scambio e l’accesso ai dati. Ciò è importante anche in una prospettiva futura, quando verranno ad aggiungersi altri potenziali fornitori di flessibilità, come la mobilità elettrica. L’apertura a potenziali fornitori sarà supportata anche dall’ulteriore diffusione di contatori e di sistemi di controllo e di regolazione intelligenti.

Altre soluzioni
Per integrare meglio le nuove energie rinnovabili e per adattare il sistema energetico all’abbandono dell’energia di banda del nucleare, esistono numerose altre varianti, oltre al DSM.

  • Attraverso l’accoppiamento settoriale, i settori dell’elettricità, del gas, del calore e della mobilità potranno essere uniti e controllati in modo intelligente nell’ottica del sistema energetico globale. Diversi lavori sono già in corso in questo settore per l’idrogeno, il calore e la mobilità.
  • Il fotovoltaico ha un notevole potenziale in Svizzera ma è soggetto a forti fluttuazioni. Se gran parte dell’elettricità viene consumata direttamente sul luogo di produzione (elevato consumo proprio), possono essere evitati i picchi di carico nella rete. Associando una gestione intelligente dell’energia, consumatori controllabili e sistemi di stoccaggio domestico decentralizzati è possibile massimizzare il consumo proprio.
  • In futuro, anche gli impianti di cogenerazione potranno contribuire a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. A riguardo, sono in corso lavori di approfondimento presso l’UFE.
  • In Svizzera, vi sono potenziali di efficienza tuttora ancora troppo poco sfruttati. Gli attuali strumenti di efficienza della legge sull’energia saranno rafforzati da ulteriori misure complementari, attuate nel quadro della legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili e della revisione totale della legge sul CO2.


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Marianne Zünd, responsabile comunicazione UFE, Tel. +41 58 462 56 75, marianne.zuend@bfe.admin.ch



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