Il Servizio sociale dell'esercito ha fornito supporto con 1,18 milioni di franchi – consulenze supplementari durante la pandemia di COVID-19

Berna, 10.05.2021 - Lo scorso anno il Servizio sociale dell'esercito (SSEs) ha versato complessivamente 1,18 milioni di franchi a militari, a militi della protezione civile, al personale del Servizio della Croce Rossa come pure a pazienti militari e superstiti. Si tratta di 80 000 franchi in più rispetto all'anno precedente. Inoltre a seguito della pandemia di COVID-19, l'SSEs ha effettuato un numero notevolmente maggiore di consulenze, impiegando a tale scopo anche militari di milizia, come si può evincere dal rapporto annuale 2020 dell'SSEs.

Nel 2020 le spese del Servizio sociale dell'esercito sono leggermente aumentate. L'importo complessivo degli aiuti finanziari è stato di 1 180 000 franchi, ossia 80 000 franchi in più rispetto all’anno precedente. A seguito del servizio d'appoggio in relazione con la pandemia di COVID-19, l'impegno principale dell'SSEs nel 2010 ha riguardato il lavoro di consulenza e di assistenza. Con le sue offerte di consulenza, l'SSEs è al fianco dei militari, dei militi della protezione civile e del personale del Servizio della Croce Rossa in linea di principio entro i limiti di tempo del loro servizio – un'offerta che nel 2020 ha riscosso un grande interesse.

Lo scorso anno il Servizio sociale dell'esercito ha ricevuto 4445 telefonate (3000 nell'anno precedente) al suo numero di telefono (0800 855 844). I quattro assistenti sociali a titolo principale dell’SSEs, oltre ad aver risposto a numerose richieste d'informazioni, hanno complessivamente trattato 1920 dossier (l’anno precedente 1400). Per poter gestire le richieste supplementari, l'SSEs ha fortemente potenziato il suo lavoro di consulenza e la sua reperibilità. A tale scopo è stata chiamata in servizio anche una parte dei 42 militari di milizia dello stato maggiore specializzato SSEs per un periodo massimo di 100 giorni in servizio d'appoggio.

Aiuto materiale e consulenza

In 480 casi (403 nel 2017) è stato accordato un aiuto materiale. Negli altri 1439 casi (l'anno precedente 941) sono state sufficienti una consulenza, un'assistenza o un'intermediazione. Già solo 631 730 franchi in aiuti finanziari sono stati destinati a militari che hanno assolto scuole reclute e corsi di ripetizione. Per militari in servizio d'appoggio a favore dei Cantoni è stato necessario versare 245 000 franchi in aiuti finanziari. Queste maggiori uscite sono in parte state compensate da importi inferiori nei corsi di ripetizione, dal momento che diversi servizi sono stati annullati.

Gli aiuti provenivano da sussidi versati da fondazioni e da donazioni.

L’SSEs aiuta:
• i militari, il personale del Servizio della Croce Rossa e i militi della protezione civile che, visto l'obbligo di prestare servizio con soldo (per esempio scuola reclute, corsi di ripetizione), incontrano difficoltà personali, professionali o familiari;
• le persone che prestano servizio di promovimento della pace e servizio d'appoggio all'estero e che a causa di questo servizio incorrono in difficoltà;
• pazienti militari che, in seguito ad infortunio o malattia durante il servizio militare, si trovano in una situazione difficile (complemento all'assicurazione militare);
• i familiari di pazienti militari oppure i superstiti di militari deceduti.


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Stefan Hofer
Portavoce dell'esercito
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