Dichiarazione del legno: ulteriori margini di miglioramento

Berna, 27.04.2021 - Nel 2020 il numero di aziende che hanno dichiarato correttamente il legno e i prodotti del legno si è mantenuto stabile. Lo dimostrano i controlli effettuati dall’Ufficio federale del consumo (UFDC). Per la prima volta sono stati avviati due procedimenti penali amministrativi per violazione dell’obbligo di dichiarazione del legno.

Lo scorso anno l’UFDC ha effettuato 121 controlli in base alle disposizioni dell’ordinanza sulla dichiarazione concernente il legno e i prodotti del legno. Come negli anni precedenti, i controlli si sono concentrati sulle imprese che presentavano un rischio relativamente più elevato di dichiarazioni non conformi. Sono state controllate anche le imprese che trattano prodotti in legno soggetti all’obbligo di dichiarazione solo a titolo accessorio. Durante la crisi del coronavirus sono stati intensificati i controlli sul commercio online.

La buona notizia è che quasi un terzo (30%) delle imprese controllate ha effettuato correttamente la dichiarazione, percentuale in lieve aumento rispetto al 2019 (28%). Anche a seguito di precedenti controlli dell’UFDC, per adempiere all’obbligo molte imprese si sono dotate di un sistema di dichiarazione efficiente.

In un terzo delle aziende (35%, valore uguale al 2019) la maggior parte dei prodotti controllati erano stati dichiarati correttamente. Gli errori individuati riguardavano l’origine (62%), il tipo di legno (9%) e nel 17% dei casi sia il tipo sia l’origine del legno. Nel 12% dei prodotti non conformi l’UFDC ha espresso dubbi sul tipo di legno dichiarato oppure ha criticato l’impossibilità per i consumatori di risalire al nome scientifico del legno. Le imprese che hanno dichiarato correttamente solo una parte dei prodotti sono soprattutto grandi aziende che trattano un numero elevato di prodotti soggetti all’obbligo di dichiarazione. L’UFDC ha scelto principalmente imprese che non erano mai state controllate.

In quasi un terzo delle imprese (32%) nessuna dichiarazione è risultata completa e perfettamente corretta, percentuale in calo rispetto al 2019 (35%). Si tratta principalmente di piccole aziende mai controllate in passato e spesso ignare dell’obbligo in questione. Nella maggior parte dei casi la dichiarazione era del tutto assente.

Nel 3% delle imprese (2019: 2%), in tutti i prodotti controllati non erano stati dichiarati né il tipo né l’origine del legno utilizzato.

Per la prima volta sono stati avviati due procedimenti penali amministrativi: in due controlli l’UFDC ha constatato che è stato dichiarato in maniera non conforme un prodotto per il quale l’errore era già stato segnalato. Finché i procedimenti non saranno conclusi vale la presunzione di innocenza.

Finora la prassi dei controlli si è rivelata efficace. Le imprese che presentano dichiarazioni incomplete per alcuni prodotti vengono avvisate che in caso di recidiva saranno soggette a sanzioni di diritto penale amministrativo. In caso di problemi dovuti al sistema, l’UFDC intensificherà la collaborazione con le aziende interessate.

L’ordinanza sulla dichiarazione concernente il legno e i prodotti del legno, in vigore dal 2012, stabilisce che al momento della consegna del prodotto i consumatori siano informati sul tipo e sull’origine del legno. L’obbligo si applica al legname in tronchi, a quello grezzo e ad alcuni prodotti in legno massiccio. Vale inoltre per la carbonella, anch’essa sottoposta a controllo nel 2020 e non sempre dichiarata in maniera corretta.

Per maggiori informazioni sull’obbligo di dichiarazione:
https://www.konsum.admin.ch/bfk/it/home/holzdeklaration/holzdeklarationspflicht.html


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