Lotta al terrorismo: il Consiglio federale pone in vigore disposizioni penali più severe

Berna, 31.03.2021 - Nella sua seduta del 31 marzo 2021, il Consiglio federale ha fissato al 1° luglio 2021 l'entrata in vigore dei nuovi strumenti di diritto penale contro il terrorismo. Lo stesso giorno entreranno in vigore anche la pertinente convenzione del Consiglio d'Europa e il relativo protocollo addizionale. L'inasprimento del diritto penale rientra tra varie misure volte a contrastare e impedire più efficacemente gli atti terroristici.

Con questo obiettivo, il 25 settembre 2020 il Parlamento ha approvato diverse modifiche del Codice penale (CP), tra cui in particolare una nuova disposizione che punisce, con una pena detentiva di cinque anni al massimo, il reclutamento, la formazione e i viaggi a fini terroristici nonché le relative azioni di finanziamento. La revisione inasprisce anche l'attuale disposizione penale contro le organizzazioni criminali adeguandola espressamente al perseguimento di organizzazioni terroristiche (art. 260ter CP). La pena detentiva per chi esercita un'influenza determinante all'interno di un'organizzazione va da un minimo di tre a un massimo di 20 anni.

Viene inoltre potenziata la cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo; in questo modo l'Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro potrà rispondere alle domande dei suoi partner stranieri anche se non ha ricevuto comunicazioni di sospetto da parte di un intermediario finanziario svizzero. D'altro canto le procedure di assistenza giudiziaria sono semplificate e velocizzate.

Il Consiglio federale ha fissato al 1° luglio 2021 l'entrata in vigore delle nuove disposizioni. Nel contempo, la Svizzera ratificherà la pertinente convenzione del Consiglio d'Europa compreso il suo protocollo addizionale.

La legge federale di durata determinata che vieta i gruppi "Al-Qaïda" e "Stato islamico" nonché le organizzazioni associate rimane in vigore ed è stata prorogata dal Parlamento fino alla fine del 2022. A tempo debito, il Consiglio federale emanerà una pertinente decisione che, sulla base dell'articolo 74 della legge federale sulle attività informative, vieterà anche in futuro queste organizzazioni.

Misure preventive di polizia

Oltre agli strumenti di diritto penale, il Consiglio federale e il Parlamento intendono ampliare le possibilità della polizia nella lotta al terrorismo. A tal fine, il Parlamento ha approvato, sempre il 25 settembre 2020, la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo, che prevede diverse misure preventive di polizia come l'obbligo di presentarsi, il divieto di avere contatti o il divieto di lasciare un immobile. Queste misure consentono alla polizia di intervenire in caso di indizi concreti e attuali di minaccia terroristica per la popolazione, allo scopo di evitare reati terroristici. Contro la legge è stato lanciato il referendum e l'elettorato svizzero si esprimerà in proposito il 13 giugno 2021.

Nel 2017 la Confederazione e i Cantoni hanno inoltre adottato un piano d'azione nazionale contro la radicalizzazione e l'estremismo violento con misure preventive in tutti gli ambiti sociali.


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