Aiutare le popolazioni nel bisogno e promuovere lo sviluppo sostenibile: la DSC riassegna i contributi programmatici 2021–2022

Berna, 03.03.2021 - La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) ha firmato contratti con 27 organizzazioni partner per l’assegnazione dei contributi programmatici 2021–2022, per un importo totale pari a circa 270 milioni di franchi. I programmi internazionali delle organizzazioni non governative (ONG) svizzere contribuiscono al conseguimento degli obiettivi della nuova strategia di cooperazione internazionale della Svizzera (Strategia CI 2021–2024).

Lottare contro la povertà nel mondo, aiutare le popolazioni nel bisogno e promuovere il benessere: le finalità della cooperazione internazionale della Svizzera sono molteplici. Allo stesso tempo, il Paese si è impegnato ad attuare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile OSS (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030, obiettivi ambiziosi che possono essere raggiunti solo con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, ossia il settore privato, la società civile, il mondo della ricerca e il Governo. Tra i principali partner della cooperazione internazionale si annoverano anche organizzazioni non governative (ONG) svizzere. Grazie al loro impegno pluriennale, all’eccellente competenza e allo stretto legame con la popolazione, le ONG svizzere godono di grande fiducia sul territorio nazionale e all’estero. Al contempo, cresce l’esigenza di trasparenza nella popolazione e nel mondo politico.

270 milioni di franchi per 27 ONG partner

Nel quadro delle sue nuove direttive per la collaborazione con le ONG svizzere, la DSC ha riorganizzato il proprio sistema di assegnazione dei contributi programmatici, le cui rinnovate procedure di ammissibilità, candidatura e valutazione consentono ora un processo di assegnazione globalmente più accessibile, trasparente e tracciabile. A fine febbraio 2021 sono stati firmati, per il periodo 2021–2022, contratti per un valore di 270 milioni di franchi con due centri di competenza e 27 ONG partner. Tra queste ultime figurano 10 grandi organizzazioni umanitarie, 7 alleanze con in totale 17 ONG, 3 organizzazioni mantello con 21 membri nonché 7 federazioni cantonali.

In primo piano gli obiettivi della cooperazione internazionale della Svizzera

Le ONG svizzere, in collaborazione con i propri partner locali e con il sostegno della DSC, creano posti di lavoro dignitosi, si adoperano a favore di un utilizzo sostenibile delle risorse naturali e, oltre al know-how svizzero, trasmettono agli attori locali approcci innovativi, in particolare in materia di cambiamenti climatici e nei settori alimentazione, acqua e formazione. Le ONG svizzere sono inoltre importanti partner nell’aiuto umanitario: supportano la popolazione civile nella ricostruzione e nella prevenzione delle catastrofi, danno un importante contributo alla promozione della pace da parte della Svizzera e rafforzano lo Stato di diritto e la parità di diritti in loco.

Niente campagne informative in Svizzera con i contributi programmatici della DSC

Le ONG svizzere possono finanziare con i contributi programmatici fino a un massimo del 30 per cento del proprio budget destinato alla cooperazione internazionale, mentre per le alleanze, le organizzazioni mantello e le federazioni il limite è del 40 per cento. Per garantire maggiore chiarezza e trasparenza nell’applicazione delle modalità di collaborazione da parte della DSC, nei nuovi contratti è stato esplicitamente escluso l’impiego dei contributi programmatici per finanziare attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio nazionale. Le ONG svizzere possono continuare a condurre campagne di informazione ma non sovvenzionarle con i contributi programmatici, i quali sono pensati esclusivamente per essere impiegati in progetti di cooperazione internazionale nei Paesi partner. In tal modo l’importo totale del contributo programmatico della DSC a favore delle rispettive ONG resta invariato e l’autonomia – anche finanziaria – di queste ultime rimane garantita.


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