Nessuna necessità di ulteriori interventi nel settore delle prestazioni di sicurezza private all’estero

Berna, 03.02.2021 - Nella sua seduta del 3 febbraio 2021 il Consiglio federale ha deciso di non modificare per ora la vigente legge federale sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (LPSP). La revisione dell’ordinanza relativa all’LPSP adottata lo scorso novembre è sufficiente a garantire la coerenza con la legislazione sul controllo delle esportazioni. La base giuridica sarà riesaminata tra tre anni.

Il 12 febbraio 2020 il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) di esaminare se fosse necessaria una modifica della legge federale sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (LPSP). Il gruppo di lavoro responsabile dell’analisi ha concluso che i problemi di coerenza inizialmente riscontrati tra la LPSP e la legislazione sul controllo delle esportazioni potevano essere ampiamente risolti con l’ordinanza sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (OPSP) riveduta, entrata in vigore il 1° gennaio 2021. L’Esecutivo non ritiene quindi necessario modificare la legge e ha dato l’incarico ai dipartimenti competenti di riesaminare la base legale tra tre anni, tenendo conto dell’esperienza fin lì maturata con la riveduta ordinanza relativa alla LPSP.

La LPSP, entrata in vigore nel 2015, prevede che le prestazioni di sicurezza private fornite all’estero siano soggette all’obbligo di notificazione preventiva. Lo scopo della legge è garantire la sicurezza interna ed esterna della Svizzera, realizzarne gli obiettivi di politica estera, salvaguardarne la neutralità e assicurare il rispetto del diritto internazionale.

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