Respinta l’azione civile della SECO contro Viagogo
Berna, 29.01.2021 - Il 21 settembre 2017 la SECO aveva intentato davanti al tribunale commerciale del Cantone di Zurigo un’azione civile contro Viagogo, una piattaforma online per la rivendita di biglietti. L’11 marzo 2020 il suddetto tribunale l’ha respinta. Contro questa decisione la SECO ha presentato ricorso presso il Tribunale federale, che ha però confermato in ultima istanza il verdetto del tribunale precedente con sentenza del 1° dicembre 2020.
Secondo il Tribunale federale, i fruitori sono in grado di riconoscere che Viagogo gestisce una piattaforma di rivendita di biglietti per eventi. La piattaforma in questione non dà l’impressione di essere il «primo rivenditore» né tanto meno un sito ufficiale.
Su Google l’utente è in grado di distinguere gli annunci a pagamento dagli altri risultati della ricerca e non si aspetta che, nell’ordine dei risultati, il «primo rivenditore» ufficiale debba per forza comparire davanti alla piattaforma di rivendita Viagogo. Contrariamente a quanto asserito dalla SECO, le informazioni sulla tipologia d’offerta della piattaforma di rivendita non sono né ambigue né insufficientemente visibili.
Anche i prezzi indicati in relazione alla vendita di biglietti sulla piattaforma di rivendita non inducono l’acquirente in errore.
Infine, utilizzando indicazioni come «rimangono solo pochi biglietti» e un conto alla rovescia Viagogo non adotta metodi di vendita particolarmente aggressivi.
La SECO non si pronuncia su decisioni giudiziarie e prende atto della sentenza del Tribunale federale. Trattandosi di una decisione in ultima istanza, la Segreteria di Stato dell’economia non può adottare ulteriori misure.
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