Primo inizio di SR 2021: attesi circa 2800 quadri e 12 000 reclute
Berna, 18.01.2021 - Oggi, lunedì 18 gennaio, grazie a specifiche misure di protezione e di comportamento può prendere avvio la prima scuola reclute del 2021. Tra i provvedimenti figurano l'entrata in servizio scaglionata dei militari e una visita sanitaria d’entrata obbligatoria comprendente un test COVID-19. La quota di donne tra le 12 000 reclute e i 2800 quadri si attesta al 2,1 per cento, un valore nuovamente aumentato rispetto al passato.
Oggi entra in servizio fisicamente in caserma circa il 60 per cento delle 12 000 reclute attese. In una seconda fase, l'8 febbraio, seguirà il restante 40 per cento, che assolve dapprima un programma di apprendimento da casa. In tal modo i militari che dovessero risultare positivi al test del coronavirus possono essere assistiti in maniera ottimale e possono essere attuate le relative misure d’isolamento e di quarantena.
Concetto di protezione efficace
A seguito della pandemia, per le scuole reclute e dei quadri vigono inoltre misure di protezione e di comportamento specifiche. Il concetto di protezione si è già dimostrato efficace durante la SR 2/2020 e continua ad essere attuato sistematicamente nonché adeguato alla situazione qualora necessario.
Nel quadro della visita sanitaria d'entrata obbligatoria, a ognuna delle circa 12 000 reclute e a ognuno dei circa 2800 quadri viene eseguito un test del SARS-CoV-2 entro le prime 48 ore dall'entrata in servizio. Le analisi dei test vengono effettuate da un laboratorio civile. Tutti i militari dovranno trascorrere le prime settimane, inclusi i fine settimana, nelle caserme. Tale misura consente di proteggere non solo loro stessi ma anche la loro cerchia privata.
Tutti i militari della SR 1/2021 sono stati preventivamente informati riguardo alle misure di protezione mediante una lettera e hanno inoltre ricevuto due mascherine igieniche per il viaggio fino alle caserme. Per l'intera durata della SR, l'esercito garantisce a ogni militare una disponibilità sufficiente di mascherine igieniche.
Incrementato il numero di militari donne
Tra le quasi 12 000 reclute vi sono 190 donne, che assolvono il servizio militare volontariamente. Il numero di donne che affrontano la scuola reclute è dunque aumentato per il terzo anno consecutivo (gennaio 2019: 120, gennaio 2020:171). La percentuale di donne nell'Esercito svizzero continua a essere di poco inferiore all'uno per cento.
Inoltre durante la scuola reclute 47 comandanti d'unità, 427 capisezione, 206 sottufficiali superiori e 2177 sottufficiali svolgeranno il loro servizio per il conseguimento del grado.
Contributo per la formazione per quadri
Le persone che, in veste di quadri, conseguono il loro grado nell'Esercito svizzero hanno diritto a un contributo per la formazione. Tale contributo, che varia a seconda del grado e della durata d'istruzione, può essere utilizzato individualmente per una formazione o un perfezionamento in ambito civile.
Consulenza e assistenza per le reclute
Le reclute che necessitano di aiuto possono beneficiare di consulenza e assistenza medica, spirituale, psicologica e sociale. Il Servizio sociale dell'esercito offre il proprio sostegno in particolare nelle questioni finanziarie. Per le questioni di carattere personale, le reclute possono rivolgersi direttamente al proprio comandante, al medico di truppa, al cappellano militare della propria scuola o all'Assistenza spirituale dell'esercito (0800 01 00 01), al Servizio psicopedagogico (0800 11 33 55) oppure al Servizio sociale dell'esercito (0800 855 844).
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Portavoce dell’esercito
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