Consiglio federale e Parlamento favorevoli all’identificazione elettronica regolamentata dallo Stato (Ie)

Berna, 14.01.2021 - Il 7 marzo 2021 il Popolo svizzero è chiamato a esprimersi in merito alla legge federale sui servizi d’identificazione elettronica (legge sull’Ie). La legge istituisce le basi per un’identità elettronica riconosciuta dalla Confederazione e disciplina le modalità per l’identificazione univoca, sicura e semplice. Contro la legge è stato lanciato il referendum.

Oggi molte transazioni si svolgono in Intenet. Chi ordina merci o servizi su un portale privato o statale deve di regola identificarsi. Attualmente vi sono diverse procedure d'identificazione, spesso mediante un nome utente e una password. Tuttavia, in Svizzera nessuna di queste procedure è disciplinata dalla legge. Per questo motivo il Consiglio federale e il Parlamento hanno elaborato una legge che istituisce le basi per un'identificazione elettronica (Ie) riconosciuta dalla Confederazione. Grazie all'Ie controllata dallo Stato, in futuro si potrà usufruire in Internet anche di offerte per le quali era finora spesso necessario presentarsi di persona, ad esempio la conclusione di un abbonamento per il cellulare, l'apertura di un conto bancario o l'ordinazione di un estratto del casellario giudiziale. L'Ie non è obbligatoria.

Controllo e sorveglianza dell'Ie competono allo Stato

Contro la legge è stato lanciato il referendum. Il comitato referendario critica la suddivisione dei compiti tra Stato e privati. Tuttavia, con la nuova legge sull'Ie lo Stato mantiene i suoi compiti sovrani poiché controlla e conferma, per mezzo dei propri registri, l'identità delle singole persone. L'attuazione tecnica e la gestione dell'Ie è affidata a fornitori riconosciuti e controllati dallo Stato. L'identità elettronica può essere fornita da imprese, Cantoni e Comuni. Chi desidera un'Ie può scegliere il fornitore. Se nessun fornitore soddisfa le condizioni legali, in particolare quelle relative alla sicurezza e alla protezione dei dati, lo Stato può rilasciare una propria Ie. Questa suddivisione dei compiti garantisce, da una parte, che lo Stato svolga una funzione di controllo e, dall'altra, che si sfruttino al meglio le possibilità del progresso digitale.

Una commissione federale sorveglia la sicurezza e la protezione dei dati

La legge sull'Ie garantisce che i consumatori possano continuare a fare acquisti semplici in rete senza aver bisogno di un'Ie. Istituisce inoltre la Commissione federale delle Ie (COMIe) che riconosce i fornitori di Ie e i loro sistemi tecnici e controlla costantemente il rispetto delle condizioni legali. Dato che la protezione dei dati prevista dalla legge sull'Ie è più severa rispetto alla legge federale sulla protezione dei dati, l'Ie è più sicura dei login usuali. I dati possono essere trasmessi soltanto previo consenso esplicito della persona che usa l'Ie. Da parte loro, i fornitori di Ie possono usare i dati soltanto per l'identificazione. È vietato usarli per altri scopi o trasmetterli a terzi, compresi i servizi online. I dati devono essere memorizzati in Svizzera.

L'Ie è la chiave per l'ulteriore digitalizzazione

Grazie all'Ie, le operazioni in rete diventeranno più semplici, pratiche e sicure. La legge sull'Ie è pertanto anche una chiave di volta per l'ulteriore processo di digitalizzazione in Svizzera. Questo importante servizio di base regolamentato dallo Stato crea nuove offerte e possibilità a beneficio dei cittadini e contribuisce a consolidare la piazza economica svizzera.


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