Crypto International SA e TCG Legacy in liquidazione: serve una decisione rapida sulle domande di esportazione
Berna, 30.12.2020 - Il 10 giugno 2020 il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha trasmesso al Consiglio federale diverse domande individuali di esportazione per la fornitura di dispositivi e moduli di crittografia. Il 19 giugno 2020 il Consiglio federale ha approvato la richiesta del Ministero pubblico della Confederazione che autorizza l’esecuzione di un procedimento penale per verificare eventuali violazioni della legislazione in materia di controllo dei beni sulla base di una denuncia penale contro ignoti presentata dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Lo stesso giorno ha inoltre stabilito di sospendere la decisione sulle singole domande di esportazione trasmesse dal DEFR fino alla conclusione delle indagini del Ministero pubblico della Confederazione.
Il 2 novembre 2020 la Delegazione delle Commissioni della gestione delle Camere federali ha approvato il suo rapporto sul caso Crypto. Nella raccomandazione 10 invita il Consiglio federale a revocare l’autorizzazione per il procedimento penale. Secondo questa raccomandazione, il DEFR dovrebbe approvare tutte le domande di esportazione presentate dalle imprese subentranti a Crypto SA per le quali non esistono motivi giuridici tali da giustificare un rifiuto. Il Ministero pubblico della Confederazione ha archiviato il suo procedimento penale il giorno 8 dicembre 2020.
In seguito all’archiviazione del procedimento penale e sulla base della raccomandazione della Delegazione, si rende necessaria una rapida decisione in merito alle 15 domande di esportazione individuali pendenti (valore complessivo: 7,9 milioni di franchi). In questo contesto, il Consiglio federale ha incaricato il DEFR (SECO) di servirsi della procedura ordinaria per esaminare le domande di esportazione sospese dal punto di vista della legislazione in materia di controllo dei beni e di approvarle qualora siano soddisfatte le relative condizioni. La stessa procedura si applica alle domande di esportazione presentate in un secondo momento da queste imprese.
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