Pericoli naturali: la Confederazione rafforza le misure di protezione

Berna, 18.12.2020 - Nella sua seduta del 18 dicembre 2020 il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sullo stato di attuazione delle misure contro i pericoli naturali. Il rapporto mostra che queste misure sono state rafforzate negli ultimi quattro anni, ad esempio con la creazione di una nuova carta volta a prevenire i danni da piene causate dal ruscellamento superficiale.

Nel 2016 il Consiglio federale ha adottato 67 misure per migliorare la sicurezza contro i pericoli naturali. Dal rapporto sullo stato dei lavori, si evince che un quarto di queste misure è stato nel frattempo attuato. Il Consiglio federale ha preso atto del rapporto il 18 dicembre 2020.

Danni più esigui grazie alla prevenzione

La nuova «carta del ruscellamento superficiale», sviluppata congiuntamente dalle autorità federali in collaborazione con le compagnie di assicurazione, colma una lacuna importante nella documentazione di base in materia di pericoli naturali. La carta mostra i luoghi in cui, in caso di forti precipitazioni, l’acqua piovana non può infiltrarsi e defluisce in superficie. Il ruscellamento superficiale causa fino al 50 per cento dei danni dovuti alle piene e negli ultimi anni si è verificato con maggiore frequenza. La carta aiuta Cantoni, Comuni e privati a prevenire questi danni, adottando misure di protezione adeguate. Con i cambiamenti climatici sono da prevedere precipitazioni più violente e frequenti e, quindi, un aumento del fenomeno del ruscellamento superficiale.

Inoltre, la Società svizzera degli ingegneri e degli architetti ha incluso o rivisto i pericoli naturali piene, frane, colate detritiche, caduta di massi, valanghe, pressione della neve, grandine e terremoti nella norma di costruzione SIA 261/1. Questa norma è una base importante per gli esperti: mostra come questi pericoli naturali debbano essere presi in considerazione nella pianificazione e nel calcolo di edifici e impianti.

La nuova piattaforma informativa «Schutz-vor-Naturgefahren.ch» dei principali attori nell’ambito della protezione degli edifici (Associazione degli istituti cantonali di assicurazione [AICA], Associazione Svizzera d’Assicurazioni [ASA], Associazione dei proprietari immobiliari [HEV], Società svizzera degli ingegneri e degli architetti [sia], Unione delle Banche Cantonali Svizzere, Associazione dei Comuni Svizzeri) fornisce tutte le informazioni sulla protezione degli edifici, tra cui tre filmati destinati ai proprietari di case su come proteggere in modo efficace gli immobili.

Essere pronti ad affrontare un evento

La Confederazione sostiene ora i Cantoni e i Comuni con una guida per l’elaborazione e l’attuazione di piani d’intervento. Vigili del fuoco, polizia e protezione civile utilizzano tali piani per proteggere le persone e limitare i danni a edifici e infrastrutture. I piani d’intervento disciplinano gli interventi necessari in caso di evento.

Il prossimo rapporto sullo stato di attuazione delle misure nel quadro della gestione integrale dei rischi dovuti ai pericoli naturali in Svizzera è previsto nel 2025.

La protezione contro i pericoli naturali, un compito permanente
A causa dell’utilizzo crescente dello spazio vitale e dei cambiamenti climatici, i rischi legati a pericoli naturali quali piene, frane o valanghe aumentano nonostante gli sforzi di protezione. Con le misure elencate nel rapporto sulla gestione dei pericoli naturali in Svizzera («Umgang mit Naturgefahren in der Schweiz»), la Confederazione intende limitare i rischi a un livello accettabile. Gli sforzi di tutti gli attori nell’ambito di questo compito comune sono volti a mantenere, in Svizzera, uno spazio vitale ed economico sicuro.


Indirizzo cui rivolgere domande

Dorothea Wabbels, responsabile dell’ufficio staff della divisione Prevenzione dei pericoli, UFAM, tel. +41 58 469 88 77



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