Primo Forum Schengen: la consigliera federale Keller-Sutter invitata a discutere gli ulteriori sviluppi di Schengen

Berna, 30.11.2020 - Su invito della Commissione europea, il 30 novembre 2020 la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha preso parte al primo Forum Schengen, incentrato sugli sviluppi Schengen correnti e futuri. La Consigliera federale apprezza l’intento della Commissione di continuare a consolidare e rendere più efficiente il sistema Schengen, sottolineando tuttavia che prima di intavolare nuovi progetti andrebbero portati a termine quelli già avviati. In particolare ritiene prioritaria l’attuazione efficace e integrale delle misure a protezione delle frontiere esterne per accrescere la sicurezza nello spazio interno.

Il primo Forum Schengen si è svolto in videoconferenza a causa della pandemia. La consigliera federale Keller-Sutter ha ringraziato la Commissione europea dell’invito a riflettere insieme su possibili sviluppi tesi ad aumentare l’efficienza e la resilienza del sistema Schengen. Quanto emerso dalla discussione confluirà nella strategia Schengen che la Commissione europea intende adottare l’anno prossimo.

Governance migliore per lo spazio Schengen: necessaria proprio in tempi di crisi

Il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia condivide il parere della Commissione europea secondo cui, in linea di massima, la cooperazione Schengen funziona bene e la Svizzera fa la sua parte. Approva la discussione condotta a livello europeo per adeguare le regole che consentono agli Stati Schengen di ripristinare temporaneamente i controlli alle frontiere interne. Le esperienze fatte durante la pandemia di coronavirus, ma anche le recenti minacce terroristiche alla sicurezza interna hanno mostrato che occorre maggiore flessibilità in questo punto. Nel suo intervento video, la consigliera federale Keller-Sutter ha ribadito la necessità di migliorare la governance, ritenendo inconcludenti le soluzioni ad hoc e la politica del fatto compiuto. Ha sottolineato che occorrono regole chiare e una strategia anticrisi coordinata. Proprio in tempi di crisi, i controlli delle frontiere interne devono rimanere parte della sovranità nazionale. Al contempo è comunque importante il coordinamento su scala europea in quanto è l’unico modo per affrontare le minacce transfrontaliere e le sfide che ne derivano per il traffico di viaggiatori e merci.

Concentrarsi sull’attuazione dei progetti decisi in precedenza

La consigliera federale Keller-Sutter ha ribadito che per la Svizzera è prioritaria l’attuazione degli strumenti decisi in precedenza a protezione della frontiera esterna Schengen. In particolare gli sviluppi già avviati del Sistema d’informazione di Schengen (SIS) e il potenziamento di Frontex, ormai confluita nell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, sono misure importanti per mantenere la libera circolazione delle persone nello spazio Schengen, garantendo al contempo un elevato livello di sicurezza.


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