Invito agli avicoltori a una maggiore vigilanza

Berna, 26.11.2020 - Dal mese di ottobre i casi di influenza aviaria negli uccelli acquatici selvatici sono notevolmente aumentati nel Nord Europa e ora se ne riscontrano anche in alcuni allevamenti di pollame. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria invita gli avicoltori a prestare particolare attenzione alle misure preventive. Questa malattia non è trasmissibile all’essere umano.

Dalla fine di ottobre i casi di influenza aviaria negli uccelli acquatici selvatici sono notevolmente aumentati nel Nord Europa e all’inizio di novembre sono comparsi i primi casi in allevamenti domestici. Si prevede che molti altri casi saranno rilevati lungo le rotte migratorie verso l’Africa (rotta occidentale attraverso la costa atlantica e Gibilterra, rotta orientale dalla Scandinavia verso il Bosforo e la costa mediterranea).

Gli uccelli acquatici selvatici stanno arrivando sui nostri laghi per svernare. Uno dei rischi trasmissione è che i prati vengano contaminati dalle anatre selvatiche in cerca di cibo, soprattutto di notte.

La situazione sanitaria può quindi cambiare molto rapidamente e l’obiettivo è quello di prevenire il contatto tra il pollame domestico e gli uccelli selvatici. Chiediamo quindi ai detentori di pollame di essere vigili:

  • ssicurando che l’alimentazione e l’abbeveraggio siano effettuati in un pollaio chiuso, inaccessibile agli uccelli selvatici,
  • applicando rigorosamente le misure di biosicurezza prima di entrare nei pollai (cambio di calzature, indossare tute riservate soltanto al pollaio e disinfezione delle mani), e
  • L’allevamento e l’uscita all’aperto sono ancora possibili. Tuttavia, bisogna prepararsi adeguatamente nel caso in cui si renda necessario tenere gli animali in un’area climatica esterna protetta. Le griglie esistenti devono essere controllate per verificare la presenza di fori.

Secondo le informazioni disponibili, i ceppi virali dell’influenza aviaria attualmente in circolazione non sono trasmissibili all’essere umano. Tuttavia, si consiglia alle persone che trovano carcasse di uccelli selvatici di non toccarli e di informare gli organi di protezione della fauna selvatica, i guardiapesca o la polizia cantonale.

Dal 1° gennaio 2010 è prevista la Registrazione degli allevamenti di pollame. Questo obbligo si applica anche all’avicoltura amatoriale.



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