Protezione del clima nei Paesi in via di sviluppo: finanziamento svizzero sulla buona strada, fondi privati ancora insufficienti

Berna, 06.11.2020 - Secondo un rapporto dell’OCSE pubblicato il 6 novembre 2020, i Paesi industrializzati sono sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo collettivo, valido a partire dal 2020, di stanziare ogni anno 100 miliardi di dollari a favore del finanziamento per il clima. Questo finanziamento include fondi pubblici e privati destinati a misure di protezione del clima in Paesi in via di sviluppo. Nel 2018, la Svizzera vi ha partecipato con 554 milioni di dollari. L’importo corrisponde al contributo finale stabilito dal Consiglio federale per il finanziamento internazionale per il clima. La mobilizzazione di fondi privati resta una sfida. La Confederazione sta cercando delle possibilità per incrementare la partecipazione dell’economia.

Nel 2010, alla Conferenza dell’ONU sul clima di Cancún, i Paesi industrializzati hanno convenuto di mettere a disposizione, a partire dal 2020, un importo complessivo di 100 miliardi di dollari l’anno, composto da fondi pubblici e privati, per misure di protezione del clima nei Paesi in via di sviluppo. Il rapporto dell’OCSE «Climate Finance Provided and Mobilised by Developed Countries in 2013-18» pubblicato il 6 novembre 2020 dimostra che i Paesi industrializzati sono sulla buona strada verso il raggiungimento di questo obiettivo.

Il prossimo rilevamento OCSE, previsto nel 2022, mostrerà se gli Stati hanno raggiunto l’obiettivo 2020. Nel quadro dell’attuazione del messaggio per la cooperazione internazionale 2021-2024, la Svizzera prevede un aumento del finanziamento di progetti di protezione del clima nei Paesi in via di sviluppo, indipendentemente dalla pandemia da coronavirus.

Nel 2018, i Paesi industrializzati hanno messo a disposizione 78,9 miliardi di dollari per progetti di riduzione delle emissioni di gas serra e di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo. La Svizzera vi ha contribuito con un importo pari a 554 milioni di dollari, stanziando quindi la quota nazionale all’obiettivo dei 100 miliardi di dollari l’anno stabilita dal Consiglio federale, compresa tra 450 e 600 milioni di dollari. Per calcolarla, il Consiglio federale ha tenuto conto della capacità economica della Svizzera e delle emissioni di gas serra generate direttamente dal nostro Paese (principio di causalità). Nel quadro del finanziamento internazionale per il clima, la Svizzera realizza progetti innovativi ed efficaci collaborando con numerosi partner esteri (cfr. le schede di DSC e SECO con esempi di progetti).

La mobilizzazione di fondi dell’economia privata, invece, rimane una sfida. Nel 2018, il settore privato ha contribuito con 14,6 miliardi di dollari, ossia soltanto per meno di un quinto, all’importo complessivo pari a 78,9 miliardi. Il suo contributo al finanziamento a favore del clima non corrisponde pertanto alle aspettative. In collaborazione con rappresentanti del settore privato, la Confederazione sta attualmente esaminando le possibilità di potenziare l’impegno degli attori privati. In tale contesto, si analizzano le condizioni quadro legali in base a progetti d’investimento concreti e si testano nuovi modelli di partenariato fra settore pubblico e privato.

Stato del finanziamento internazionale della Svizzera per il clima
Nel 2018, la Svizzera ha stanziato complessivamente 340 milioni di dollari di fondi pubblici per misure di protezione del clima in Paesi in via di sviluppo, attingendo prevalentemente dal bilancio della cooperazione internazionale (DSC, SECO) e dal credito quadro per l’ambiente globale (UFAM), che secondo l’OCSE sono considerati aiuti pubblici allo sviluppo. In aggiunta ai fondi pubblici, lo stesso anno la Svizzera ha effettuato investimenti privati a favore del clima nei Paesi in via di sviluppo per un importo pari a 214 milioni di dollari, soprattutto attraverso impegni nelle banche multilaterali di sviluppo. Sommando i fondi pubblici e privati mobilizzati, nel 2018 la Svizzera ha contribuito al finanziamento per il clima con un importo pari a quasi 554 milioni di dollari. Le Parti della Convenzione quadro sul clima non hanno finora stabilito il contributo di ogni Paese industrializzato all’obiettivo comune di finanziamento. I Paesi industrializzati sono pertanto invitati a definire loro stessi il rispettivo contributo equo al finanziamento internazionale a favore del clima.


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