Verso la diversità: un’Assistenza spirituale dell’esercito per tutti

Berna, 02.11.2020 - Il capo dell’esercito, comandante di corpo Thomas Süssli, ha incontrato rappresentanti di Chiese e comunità religiose. Nei colloqui si è anche discusso di un’apertura dell’attuale Assistenza spirituale dell’esercito, in linea con le esigenze di una società sempre più diversificata.

Il capo dell’esercito e il capo dell’Assistenza spirituale dell’esercito hanno incontrato rappresentanti di Chiese e comunità religiose che l’Assistenza spirituale dell’esercito (ASEs) riconosce e sostiene nella loro forma attuale. Il comandante di corpo Thomas Süssli e Stefan Junger hanno colto l’occasione per esprimere il ringraziamento dell’esercito per l’impegno e il sostegno di questi partner e hanno approfittato dell’incontro per sensibilizzare i partner in merito a un possibile ulteriore sviluppo dell’ASEs che sia in sintonia con con lo sviluppo sociale.

L’esercito di milizia è il riflesso della società. In un contesto sociale sempre più diversificato, l’Assistenza spirituale dell’esercito intrattiene un dialogo con altre comunità religiose con cui forse un giorno avvierà un partenariato. A questo proposito, per il capo dell’esercito e il capo dell’ASEs è importate che si applichino le stesse basi per tutte le Chiese e comunità religiose. L’Assistenza spirituale dell’esercito, infatti, è e rimare un servizio per tutti e di conseguenza prende sul serio la diversità anche tra i propri ranghi.

I colloqui si sono svolti in base alle Istruzioni concernenti la consulenza, l’accompagnamento e il sostegno da parte dell’ASEs emanate dal capo dell’esercito nel marzo del 2020, le quali sottolineano che l’ASEs cura un dialogo con le Chiese e le comunità religiose che hanno confermato per scritto di sostenere le basi e le modalità di lavoro dell’ASEs. Per il momento sono: la Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERiS), rappresentata dal suo Consiglio; la Chiesa cattolica romana, rappresentata dalla Conferenza episcopale; la Chiesa cattolica cristiana, rappresentata dal vescovo cattolico cristiano e dal Consiglio sinodale; la Verband Freikirchen Schweiz e il suo equivalente romando Réseau évangelique suisse.

Il ringraziamento dell’esercito a queste Chiese e comunità religiose è stato accompagnato dall’auspicio che la collaborazione venga ulteriormente approfondita e che siano attivamente sostenuti gli sforzi di reclutamento di nuovi cappellani dell’esercito.


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Stefan Hofer
Portavoce dell’esercito
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