Possibili tracce di contaminazione fungina nelle mascherine di protezione richiamate dalla Confederazione: allarme rientrato in base al rapporto degli esperti

Berna, 12.10.2020 - A causa di possibili tracce di contaminazione fungina, delle mascherine di protezione distribuite dalla Confederazione sono state richiamate a titolo precauzionale. Due studi commissionati in modo indipendente valutano come improbabili possibili rischi per la salute derivanti dal porto delle mascherine in questione.

Il 7 luglio 2020 la Confederazione ha richiamato a titolo precauzionale tre tipi di mascherine di protezione che la Farmacia dell’esercito (Farm Es) aveva fornito a tutti i Cantoni su incarico dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per l’ulteriore distribuzione alla sanità pubblica e alla protezione della popolazione. Il laboratorio dell’Ospedale universitario di Ginevra (HUG) aveva informato la Confederazione che in diversi campioni di mascherine di protezione, tra l’altro anche in quelle della Confederazione, erano state riscontrate impurità microbiologiche sotto forma di muffa. Quale misura immediata la Confederazione ha richiamato le partite di mascherine interessate offrendo ai Cantoni e agli altri beneficiari la sostituzione gratuita con mascherine di protezione esenti dal problema. Le muffe sono presenti ovunque, soprattutto nell’aria durante i mesi estivi (in modo simile a quanto accade con i pollini). Proliferano particolarmente bene con temperature comprese tra i 20 e i 25 gradi Celsius e un’umidità superiore al 60 percento.

Commissionate analisi indipendenti

Poiché il rapporto dell’HUG non permetteva di trarre conclusioni concrete in merito all’entità delle tracce di muffa (quantificazione) e alla presenza di possibili rischi per la salute, la Confederazione ha incaricato l’Ospedale universitario di Basilea Città (USB) di effettuare un’analisi delle mascherine di protezione richiamate nonché di quelle consegnate successivamente. Su consiglio dell’USB, un laboratorio ambientale indipendente certificato è stato incaricato di procedere a una quantificazione delle tracce fungine.

Complessivamente il laboratorio dell’USB e il laboratorio ambientale certificato hanno esaminato 25 partite di mascherine di differenti tipi e luoghi d’origine. Per l’esame conclusivo delle due analisi indipendenti, la responsabilità è spettata al prof. dott. med. Andreas F. Widmer, responsabile del reparto d’igiene ospedaliera della clinica di infettivologia e igiene ospedaliera dell’USB.

Valori nettamente inferiori ai limiti

La perizia nel frattempo emessa dal prof. dott. med. Andreas Widmer giunge alla conclusione seguente: «Entrambe le analisi indipendenti a cui sono state sottoposte le mascherine messe a disposizione dalla Farmacia dell’esercito non indicano la presenza di un errore sistematico relativo alla contaminazione da germi durante la produzione, l’imballaggio o lo stoccaggio. (…) Complessivamente nello 0,65% dei campioni è rilevabile la presenza di muffe di varie specie. Si tratta di un valore atteso in campioni ambientali di prodotti che non devono essere sterili e che non lo sono». Ciò è il caso anche delle mascherine normalmente in commercio, contrassegnate come non sterili. Nell’esame quantitativo tutti i campioni esaminati hanno fornito valori ampiamente inferiori al valore limite fissato dalla norma europea, superando perciò il criterio della purezza microbiologica.
In conclusione il prof. dott. med. Andreas F. Widmer asserisce che: «Una messa in pericolo della salute derivante dallo 0,65% dei campioni risultati positivi non è comprovabile e anche un rischio di sviluppare una reazione allergia inalando spore è estremamente improbabile poiché, durante la stagione calda, l’esposizione all’aria respirata rappresenta una sollecitazione superiore dei polmoni rispetto alla respirazione attraverso queste mascherine».

Sostituzione delle mascherine di protezione

Il 9 luglio la Confederazione ha sottoposto ai Cantoni e agli altri beneficiari l’offerta di fornire delle altre mascherine in sostituzione di quelle ritirate. Tale sostituzione si è svolta secondo le prescrizioni di swissmedic. La maggior parte dei Cantoni e altri beneficiari si sono avvalsi di quest’offerta.


Indirizzo cui rivolgere domande

Daniel Reist
Portavoce dell’esercito
+41 58 464 48 08

Nicolas Drechsler
Portavoce dell’Ospedale universitario di Basilea Città
+41 61 328 65 02


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