Aiuti finanziari in base alla legge sulla parità dei sessi I 10 anni di promozione della parità nella vita professionale hanno portato frutti

Berna, 07.11.2006 - Una valutazione esterna lo sta a dimostrare: gli aiuti finanziari per la promozione della parità nella vita professionale, erogati dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo dal 1996 a progetti e consultori, sono uno strumento efficace. Ma è anche un fatto che simili programmi d’impulso mirati continuano a essere necessari. Infatti, la parità salariale continua a non essere garantita e la conciliabilità tra professione e famiglia continua a costituire uno dei maggiori ostacoli per la carriera professionale delle donne e degli uomini.

La legge federale sulla parità dei sessi (LPar), entrata in vigore nel 1996, consente alla Confederazione di sostenere progetti e consultori che promuovono concretamente la parità nella vita professionale. Il Consiglio federale ha perciò affidato il compito di erogare gli aiuti finanziari all’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo UFU. I contributi stanziati ogni anno dal Parlamento sono nel frattempo passati da 1,6 milioni di franchi (1996) a 4,3 milioni di franchi (2005). Il messaggio concernente la legge fissa, quale obiettivo da raggiungere per il credito, un importo di 5 milioni di franchi l’anno. Dal 1996 al 2005 sono stati concessi complessivamente aiuti finanziari per 34,1 milioni di franchi. Il 78 percento di questi fondi è stato erogato a progetti, il 22 percento a consultori.

Gli aiuti finanziari si dimostrano efficaci
La valutazione esterna, realizzata da Interface – Istituto di studi politologici di Lucerna e da Evaluanda di Ginevra, mostra che gli aiuti finanziari hanno consentito di sostenere in modo determinante la promozione della parità fra donna e uomo nella vita professionale. Fra il 1996 e il 2005 si è creato un ampio e variato ventaglio di offerte che raggiungono bene il loro target.
La domanda di aiuti finanziari è forte. Inoltre, questi aiuti attivano notevoli risorse finanziarie presso le organizzazioni sussidiate. Dall’analisi dei progetti emerge che, nel periodo dal 1996 al 2005, i 27,4 milioni di franchi concessi ai progetti a titolo di aiuti finanziari hanno consentito di generare altri 15,7 milioni di franchi di mezzi propri e 6, 1 milioni di franchi di mezzi finanziari di terzi. I mezzi complessivamente spesi per i progetti ammontano perciò a ben 49,2 milioni di franchi. Ciò rappresenta in pratica un raddoppio dell’importo degli aiuti finanziari. La percentuale relativamente alta di mezzi propri e mezzi di terzi dimostra quanto sia grande l’interesse riservato a questo programma promozionale; essa rappresenta inoltre un’importante prerequisito per la continuità nel tempo delle offerte create.

Gli aiuti finanziari hanno avuto un grande impatto anche a livello delle organizzazioni dei progetti sussidiati, poiché hanno favorito la creazione di veri e propri centri di competenza e una maggiore messa in rete fra le istituzioni. Inoltre, grazie all’implementazione attuata una volta conclusa la fase del finanziamento, numerosi progetti hanno potuto essere inseriti nelle strutture esistenti oppure essere diffusi ulteriormente mediante il transfer.

Continuano a essere necessari programmi promozionali mirati
I più recenti dati dell’Ufficio federale di statistica sui principali campi d’azione degli aiuti finanziari, riportati nella valutazione, dimostrano che non si è ancora raggiunto l’obiettivo perseguito dal legislatore, ossia la parità effettiva fra donne e uomini nella vita professionale. Per promuoverla continuano a essere necessari programmi mirati. I settori promozionali degli aiuti finanziari non hanno dunque perso nulla della loro rilevanza.


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Dr. Ursula Thomet (tel. 031 324 05 16, ursula.thomet@ebg.admin.ch



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