Il Consiglio federale aggiorna l’accordo con il Liechtenstein nel settore agricolo
Berna, 25.09.2020 - Il 25 settembre 2020 il Consiglio federale ha approvato due accordi con il Liechtenstein riguardanti il settore agricolo. Essi disciplinano la partecipazione del Liechtenstein alle misure della politica agricola svizzera.
La Svizzera e il Liechtenstein costituiscono uno spazio economico comune. Per garantire condizioni concorrenziali comparabili nell’agricoltura, il Liechtenstein partecipa a gran parte delle misure della politica agricola svizzera in virtù di un accordo concluso nel 2003, nel quale viene disciplinata la partecipazione del Liechtenstein ai proventi e alle spese della politica agricola svizzera. Siccome tale accordo non corrisponde più alla realtà attuale, la Svizzera e il Liechtenstein hanno effettuato un adeguamento.
L’accordo del 2003 viene sostanzialmente mantenuto: il Liechtenstein continuerà infatti a partecipare a gran parte delle misure della politica agricola svizzera. Tuttavia è stato adattato il calcolo delle quote del Liechtenstein su proventi e spese. Se finora tutte le quote venivano calcolate sulla base dei dati demografici (calcolo forfettario), secondo il nuovo accordo, dove possibile, verrà calcolata la quota esatta dei fondi destinati alle aziende liechtensteinensi. Per ragioni formali la partecipazione del Liechtenstein ai proventi della vendita all’asta dei contingenti doganali viene ora disciplinata da un accordo separato da quello per la partecipazione alle altre spese e proventi.
Con l’approvazione dell’«Accordo tra la Svizzera e il Liechtenstein relativo al disciplinamento della partecipazione del Liechtenstein alle misure di sostegno del mercato e dei prezzi della politica agricola svizzera» e dell’«Accordo tra la Svizzera e il Liechtenstein relativo al disciplinamento della partecipazione del Liechtenstein ai proventi della vendita all’asta dei contingenti doganali», il Consiglio federale consolida la stretta collaborazione con il Liechtenstein nell’agricoltura. Dopo la loro sottoscrizione, gli accordi entrano in vigore retroattivamente il 1° gennaio 2020.
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