Convenzione sui diritti del fanciullo: il Consiglio federale traccia un bilancio sull’attuazione del diritto di essere sentiti

Berna, 02.09.2020 - La Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (CRC) garantisce a ogni fanciullo il diritto di esprimere liberamente la propria opinione su ogni questione che lo interessa. Secondo uno studio del Centro di competenza svizzero per i diritti umani (CSDU), in Svizzera questo diritto non viene ancora del tutto applicato. Nel rapporto in adempimento del postulato 14.3382, il Consiglio federale riconosce un potenziale di miglioramento, soprattutto a livello di informazione e sensibilizzazione di tutti gli interessati. Il rapporto è stato approvato nella seduta del 2 settembre 2020.

Con il postulato 14.3382 "Bilancio sull'attuazione in Svizzera del diritto a essere sentiti di cui all'articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo", depositato dalla Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale, il Consiglio federale è stato incaricato di esaminare se il diritto di essere sentiti, sancito dalla CRC, è rispettato in Svizzera e dove sono necessari miglioramenti. Su incarico dell'Ufficio federale di giustizia, il CSDU ha analizzato la situazione nei settori del diritto di famiglia, del diritto penale minorile, della protezione dell'infanzia, della formazione, della sanità e del Parlamento dei giovani.

Dallo studio è emerso che i diritti di partecipazione riconosciuti al fanciullo dall'articolo 12 CRC non sono sempre applicati in Svizzera e che nella pratica esistono notevoli differenze, in particolare tra i Cantoni e i diversi settori all'interno dei Cantoni. La CRC stabilisce che i fanciulli devono essere coinvolti in tutti gli ambiti che toccano i loro interessi. Il CSDU ha quindi fornito 28 raccomandazioni, indirizzate soprattutto ai Cantoni ma anche alla Confederazione, con un focus particolare sulle strategie adottabili per garantire che tutte le persone che hanno a che fare con i fanciulli siano a conoscenza di questi diritti e li applichino.

Puntare su una migliore informazione e una maggiore sensibilizzazione

Nel suo rapporto, il Consiglio federale ha preso posizione soltanto sulle raccomandazioni del CSDU che riguardano la Confederazione. È giunto alla conclusione che in Svizzera le possibilità di partecipazione riconosciute ai giovani e ai fanciulli sono garantite nei lavori legislativi a livello federale e nella normativa sui procedimenti civili e penali. Non ritiene pertanto necessario intervenire subito a livello legislativo. Tuttavia, ravvisa un potenziale di miglioramento per quanto riguarda l'informazione e la sensibilizzazione di tutte le persone interessate; a livello federale non è quindi necessario adottare nuove strategie. Il Consiglio federale continuerà comunque a sostenere gli sforzi dei Cantoni in questi ambiti nel quadro delle sue competenze.

Su raccomandazione del CSDU, il Consiglio federale valuterà inoltre se la legislazione vigente sul ricovero a scopo assistenziale di fanciulli e giovani tiene sufficientemente conto delle loro particolari esigenze. Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia di sottoporre questo punto specifico a una valutazione. I risultati saranno disponibili entro la fine del 2024.


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