Riforme strutturali: modifiche di legge per sei misure

Berna, 26.08.2020 - Nella seduta del 26 agosto 2020 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio sulla legge federale concernente agevolazioni amministrative e misure di sgravio del bilancio della Confederazione. In tal modo continua ad adoperarsi per garantire un impiego efficiente ed efficace delle risorse della Confederazione attraverso l’ottimizzazione di strutture amministrative. Numerose misure hanno già potuto essere attuate senza apportare modifiche di legge. Le sei misure che richiedono invece siffatte modifiche vengono sottoposte al Parlamento con il presente progetto. L’adeguamento più importante riguarda il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF).

Il Consiglio federale ha il mandato legale di controllare costantemente i compiti della Confederazione, l’adempimento dei medesimi nonché l’organizzazione dell’Amministrazione federale. Nell’estate del 2018 ha adottato un pacchetto di misure finalizzato ad aumentare l’efficienza e ad allentare i vincoli posti alle uscite. Nel settembre del 2019 ha posto in consultazione il relativo progetto di legge, che nel complesso ha raccolto ampi consensi. Pertanto, l’Esecutivo sottopone al Parlamento il pertinente messaggio.

Oltre a misure volte ad aumentare l’efficienza nei settori dell’edilizia, del genio civile, dell’informatica e delle pubblicazioni, grazie alle quali sono stati conseguiti risparmi che ammontano a circa 50 milioni di franchi all’anno, il pacchetto di misure comprendeva altri 36 progetti o mandati di verifica concreti. Per la maggior parte di queste misure non vi è la necessità di intervenire a livello legislativo. Nel messaggio il Consiglio federale presenta i seguenti sei progetti che richiedono una modifica di leggi federali:

  1. modifica dell’indicizzazione dei conferimenti al FIF;
  2. introduzione di importi forfettari nel calcolo della partecipazione alle spese per la sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni;
  3. nuova regolamentazione sul finanziamento della misurazione ufficiale;
  4. obbligo per le autorità competenti per la concessione dei sussidi di elaborare piani di controllo scritti;
  5. creazione di una base legale per la determinazione dell’imposta sul tabacco in base al potere d’apprezzamento dell’autorità competente;
  6. abrogazione di basi legali relative alla concessione di fideiussioni nell’ambito della politica culturale e ambientale.

Le misure sgraveranno il bilancio della Confederazione nel suo complesso. L’entità dello sgravio è però ancora incerta, poiché dipenderà notevolmente dall’evoluzione del rincaro: l’obiettivo è determinare il conferimento al FIF in modo tale da evitare che aumenti più rapidamente delle entrate della Confederazione. D’ora in poi per l’indicizzazione dei conferimenti della Confederazione e dei contributi dei Cantoni al FIF si utilizzerà il rincaro secondo l’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) e non più secondo l’indice di rincaro delle opere ferroviarie (IRF). Sebbene tradizionalmente l’IRF evolva più rapidamente dell’IPC, negli ultimi tempi il divario tra la crescita dei due indici è diminuito.

Il Consiglio federale ha volutamente rinunciato a prescrivere un obiettivo di risparmio. Le riforme strutturali non hanno lo scopo di sgravare a breve termine il bilancio della Confederazione. Servono piuttosto a garantire un impiego efficiente ed efficace delle risorse attraverso un adempimento dei compiti ottimizzato, al fine di creare un margine di manovra a medio e lungo termine per l’esecuzione di compiti prioritari.

Il Governo riferirà annualmente sullo stato di attuazione delle riforme strutturali nel messaggio concernente il consuntivo.


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