Maggiore protezione climatica nei Paesi in via di sviluppo: la Svizzera aumenta il suo contributo al Fondo verde per il clima

Berna, 19.08.2020 - Nella lotta contro i cambiamenti climatici, il 19 agosto 2020 il Consiglio federale ha preso una decisione significativa impegnandosi, nei prossimi quattro anni, a sostenere il Fondo verde per il clima con un importo complessivo di 150 milioni di dollari. Il Fondo verde per il clima aiuta i Paesi in via di sviluppo ad attuare la Convenzione sul clima delle Nazioni Unite. In questi Paesi finanzia misure per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e permettere loro di adeguarsi al cambiamento climatico.

Quattro anni dopo l’istituzione del Fondo verde per il clima (Green Climate Fund, GCF), il Consiglio federale ha deciso di aumentare il contributo della Svizzera nel quadro della prima ricostituzione del Fondo. Dopo aver versato 100 milioni di dollari negli anni 2015-2019, la Svizzera sostiene il Fondo con un totale di 150 milioni di dollari nel periodo 2020-2023. Questi mezzi sono previsti nel messaggio sulla cooperazione internazionale 2017-2020. Il Consiglio federale reagisce così alle crescenti sfide climatiche globali e nazionali e all’urgenza di agire. Sono soprattutto i Paesi in via di sviluppo a essere particolarmente colpiti dalle ripercussioni del cambiamento climatico. Inoltre le richieste della Svizzera nei negoziati di ricostituzione dei fondi sono state soddisfatte.

Il GCF contribuisce in modo fondamentale a promuovere uno sviluppo a basse emissioni e resiliente al clima nei Paesi a basso reddito. In particolare tiene conto dei bisogni dei Paesi particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici, come il Mozambico o il Bangladesh. Il GCF investe nelle città che rispettano il clima, in un’agricoltura a basse emissioni e resiliente, nella protezione delle foreste, nella ridefinizione della produzione energetica e nell’accesso a fonti di energia pulita. In questo modo si riducono le emissioni di gas a effetto serra, si migliorano le basi naturali della vita delle persone che vivono nei Paesi partner e si promuove uno sviluppo economico sostenibile. Fino a oggi il Fondo ha investito in oltre 130 progetti in più di 100 Paesi, che andranno a beneficio di oltre 350 milioni di persone e diminuiranno le emissioni globali di CO2 di circa 1,6 miliardi di tonnellate.

Priorità della cooperazione internazionale della Svizzera
Il GCF è una delle quindici organizzazioni prioritarie della cooperazione allo sviluppo multilaterale della Svizzera. La lotta contro il cambiamento climatico e le sue ripercussioni è uno dei quattro focus tematici del messaggio del Consiglio federale concernente la strategia di cooperazione internazionale 2021-2024 (Strategia CI 2021-2024). Con questo contributo la Svizzera mette a disposizione non solo mezzi finanziari, ma anche competenze e soluzioni tecniche per la protezione del clima e misure di adattamento nei Paesi a basso reddito. All’interno del Fondo la Svizzera si impegna in particolare affinché le attività dei progetti tengano conto delle esigenze delle fasce di popolazione più povere e vulnerabili – compresi le donne e i bambini – e affinché venga rafforzata la cooperazione con il settore privato. La Svizzera ha contribuito con 100 milioni di dollari alla capitalizzazione iniziale del Fondo per il periodo 2015-2019.

Il sostegno del GCF è parte del contributo svizzero al finanziamento internazionale per il clima. In questo modo la Svizzera adempie non solo all’obbligo previsto dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e dall’Accordo di Parigi sul clima di finanziare misure climatiche per i Paesi a basso reddito, ma contribuisce anche all’attuazione dell’Agenda 2030.


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