Nuova campagna sulla donazione di organi: «Non importa come, ma dillo.»

(Ultima modifica 18.08.2020)

Berna, 18.08.2020 - Esprimere la propria volontà sulla donazione di organi è importante e può essere molto semplice. Con la sua nuova campagna di sensibilizzazione, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e il suo partner Swisstransplant ricordano alla popolazione l’importanza di prendere una decisione sulla donazione di organi e di comunicarla ai propri familiari, anche e soprattutto nella situazione attuale.

Nel primo semestre del 2020, in Svizzera hanno potuto essere trapiantati organi di 67 persone decedute, 17 in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In totale, nei primi sei mesi sono stati trapiantati 205 organi donati post mortem. Il numero di persone in lista d'attesa resta però costante: il 30 giugno 2020, 1408 persone erano in attesa di un nuovo organo.

Il calo del numero di donazioni è dovuto in parte alla pandemia di COVID-19. Alcuni programmi di trapianto sono stati temporaneamente sospesi, da un lato per non sovraccaricare le infrastrutture e le risorse e, dall'altro, anche a causa dei rischi di infezione. Per esempio, il programma di trapianto di reni e pancreas è stato interrotto per diverse settimane. Gli ultimi mesi sono stati perciò particolarmente difficili per molti pazienti in attesa di un organo: da un lato, a causa della sospensione dei programmi non hanno avuto alcuna possibilità di ricevere un nuovo organo e, dall'altro, hanno dovuto proteggersi in modo particolare in quanto pazienti a rischio.

Inoltre, accade ancora spesso che una donazione sia rifiutata perché la famiglia non conosce la volontà della persona deceduta. La nuova campagna di sensibilizzazione «Non importa come, ma dillo.», diffusa per la prima volta in questi giorni in televisione e online, mostra quanto possa essere facile comunicare la propria scelta sulla donazione di organi: semplicemente e senza grandi sforzi o in modo creativo e molto personale. L'importante è renderne partecipi i familiari, poiché altrimenti spetterà a loro confrontarsi con questa questione delicata, che può essere molto pesante a livello emotivo.

La nuova campagna intende sgravare i familiari e nel contempo incoraggiarli ad acconsentire alla donazione e ad aiutare così le persone in lista d’attesa a ricevere per tempo un organo nuovo che salverà loro la vita. Se è nota la volontà della persona deceduta, per i familiari è più semplice rispettarla e attuarla. Quindi: «Non importa come, ma dillo.»

La campagna sulla donazione di organi fa parte del piano d'azione «Più organi per i trapianti» della Confederazione e fornisce un importante contributo alla sensibilizzazione delle persone a prendere una decisione informata. Sul sito web della campagna www.vivere-condividere.ch la popolazione trova molte informazioni (opuscoli, tessere di donatore, filmati informativi o rapporti con informazioni contestuali).


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