37esima riunione del Comitato misto Svizzera-UE dei trasporti terrestri

Berna, 22.06.2020 - Il Consiglio federale intende rafforzare gli effetti di trasferimento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Si prevede pertanto che, dal 2021, in Svizzera per gli autocarri delle classi d'emissione EURO IV e V si pagherà una TTPCP più elevata; se ne è discusso insieme ai rappresentanti dell’UE in seno al Comitato misto Svizzera-UE dei trasporti terrestri. I punti tuttora in sospeso verranno chiariti con l’UE entro fine anno.

Negli anni scorsi l’applicazione di tariffe TTPCP differenziate ha accelerato il rinnovo e l’ammodernamento del parco di autocarri. Il Consiglio federale intende portare avanti con decisione la sua politica di trasferimento del traffico. Con effetto al 1° gennaio 2021, ha pertanto deciso di declassare i veicoli EURO IV ed EURO V dalla categoria TTPCP media a quella più costosa affinché il processo di rinnovo del parco di autocarri non si arresti. Questa norma rientra nel pacchetto di misure che il Consiglio federale ha stabilito il 13 novembre 2019 al fine di potenziare il trasferimento del traffico e di cui le Camere hanno preso atto nell’ambito della trattazione del rapporto sul trasferimento 2019.

Durante la sua riunione del 19 giugno 2020, il Comitato misto Svizzera-UE dei trasporti terrestri ha discusso del suddetto adeguamento della TTPCP. Poiché alcuni Stati membri dell’UE hanno chiesto ragguagli supplementari circa le conseguenze del declassamento, sono previsti ulteriori colloqui con la Delegazione dell’UE. La Svizzera si riserva di attuare unilateralmente la nuova norma a partire dal 1° gennaio 2021.

Affinché l’adeguamento possa entrare in vigore a inizio 2021, è necessaria una revisione dell'ordinanza sul traffico pesante, che il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) sottoporrà per decisione al Consiglio federale in autunno.

Le due Delegazioni hanno inoltre discusso delle misure adottate a seguito della pandemia da COVID-19 e delle sfide che restano da affrontare nel settore dei trasporti. La Svizzera e l’UE hanno convenuto di riconoscere reciprocamente le deroghe decise sul piano stradale e ferroviario a causa della pandemia e di proseguire i relativi colloqui in modo da poter attuare rapidamente una soluzione pragmatica. Tra i temi trattati si annoverano la durata di validità degli attestati di capacità e delle licenze di condurre degli autisti professionisti (su strada) nonché il rinnovo dei certificati di sicurezza e la certificazione dei macchinisti.

La Delegazione dell’UE è stata inoltre informata delle esperienze raccolte con il divieto di circolazione per i treni merci rumorosi applicato in Svizzera. Circa il 98 per cento dei carri merci è conforme alle disposizioni in materia. Per il rimanente 2 per cento è previsto un graduale inasprimento delle sanzioni.

A causa delle limitazioni dovute alla pandemia da coronavirus, la 37esima riunione del Comitato misto, presieduta da Peter Füglistaler, direttore dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT), si è svolta sotto forma di videoconferenza. La Delegazione dell’UE era guidata da Elisabeth Werner, direttrice dei trasporti terrestri della Commissione europea. La prossima riunione è prevista a dicembre a Berna.


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