Pace e stabilità: un quadro giuridico per regolamentare la cooperazione con l’Unione Europea (UE) nell’ambito della promozione civile della pace

Berna, 12.06.2020 - La Svizzera ha un grande interesse affinché stabilità e sicurezza regnino nelle varie regioni del mondo. Per questa ragione il Consiglio federale intende definire il quadro giuridico e amministrativo per il futuro impiego d’esperti ed esperte svizzeri in seno alle missioni civili dell’UE. Nella sua seduta del 12 giugno 2020 ha approvato gli obiettivi e le linee guida per il necessario mandato negoziale, fatto salvo l’esito della consultazione delle Commissioni della politica estera delle due Camere.

Finora la Svizzera ha partecipato complessivamente a quindici missioni dell’UE per la gestione delle crisi (missioni UE) – gran parte delle quali nei Balcani occidentali – che hanno visto il coinvolgimento di circa 130 membri del Pool d’esperti ed esperte svizzeri per la promozione civile della pace. La collaborazione in questo ambito è favorita dal fatto che l’UE dispone di strutture consolidate nel campo della promozione della pace e della stabilità. Inoltre l’UE è attiva in regioni che, dal punto di vista della politica di pace e di sicurezza, sono importanti anche per la Svizzera. Inviando esperti ed esperte civili, il nostro Paese si batte per rafforzare lo Stato di diritto, per attuare le riforme degli apparati giudiziari e di polizia o ancora per coinvolgere la società civile nei processi di riforma statale.

Attualmente, per ogni singola partecipazione a una missione civile dell’UE, la Svizzera deve negoziare le condizioni giuridiche e organizzative mediante un apposito accordo. Il Consiglio federale intende ora disciplinare queste condizioni attraverso un « Framework for Participation Agreement » (FPA), per rendere più agevole ed efficiente la procedura per i futuri distacchi d’ esperti ed esperte svizzeri nell’ambito di missioni civili dell’UE.

Semplificare le possibilità di partecipazione senza obblighi aggiuntivi

Un FPA non è un accordo che vincola il nostro Paese a partecipare a missioni civili dell’UE. La Svizzera potrà continuare a decidere in piena autonomia se prendervi parte o meno, sulla base delle proprie priorità di politica di pace e di sicurezza.

Semplificando le modalità di partecipazione alle missioni civili dell’UE, il Consiglio federale intende rafforzare ulteriormente la promozione civile della pace. Garantire la pace e la sicurezza è una delle priorità della politica estera svizzera, alla quale gli esperti e le esperte svizzeri contribuiscono in misura importante durante i loro impieghi. Oltre alle missioni dell’UE, la Svizzera prende parte anche alle missioni internazionali dell’ONU, dell’OSCE e di altre organizzazioni.

In una fase successiva saranno consultate le Commissioni della politica estera delle due Camere in merito al mandato negoziale.


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