Il Consiglio federale rafforza lo sgravio amministrativo

Berna, 22.04.2020 - Il 22 aprile 2020 il Consiglio federale ha discusso la tematica dello sgravio amministrativo delle imprese in vista dell’adempimento delle mozioni 16.3388 Sollberger e 16.3360 Gruppo liberale radicale e ha definito gli aspetti fondamentali per i progetti da porre in consultazione. In tale contesto intende rafforzare la sua politica degli sgravi mirati ed elaborare il freno alla regolamentazione richiesto dalla mozione 16.3360.

La mozione 16.3388 Sollberger chiede una legge in cui siano iscritti gli strumenti per lo sgravio amministrativo delle imprese. La mozione 16.3360 Gruppo liberale radicale chiede invece l’introduzione di una maggioranza qualificata nelle votazioni sul complesso del Parlamento per le regolamentazioni particolarmente onerose per le imprese.

Per il Consiglio federale la continua ricerca di soluzioni volte ad alleggerire l’onere delle imprese è un compito politico permanente e centrale per la piazza economica svizzera. Soprattutto in considerazione della difficile situazione economica attuale, non solo vuole sostenere le imprese con misure immediate, ma mira anche a creare a lungo termine gli strumenti necessari per ridurre la burocrazia e rafforzare così le condizioni quadro economiche in Svizzera. Si tratterà di evitare oneri superflui per le imprese nel caso di nuove normative e di rivedere inoltre periodicamente le normative esistenti nell’ottica di un potenziale sgravio.

Trasparenza e valutazioni

Il Consiglio federale propone un pacchetto di misure mirate per l’attuazione della legge di sgravio richiesta. L’Amministrazione federale dovrà, per legge, stimare in modo sistematico i costi delle nuove regolamentazioni e sviluppare un monitoraggio dell’onere normativo. Dovranno essere effettuate valutazioni periodiche (studi di settore) per identificare il potenziale di riduzione delle normative esistenti e per proporre misure adeguate. Il Consiglio federale riferirà regolarmente sull’evoluzione dell’onere normativo e sugli sgravi attuati. La legge dovrà anche sancire principi sulle «buone pratiche» per una regolamentazione con il minor impatto possibile. L’Amministrazione dovrà inoltre esaminare in via continuativa possibili misure di semplificazione per le imprese nel quadro del processo legislativo.

Il Consiglio federale ritiene che regole troppo rigide siano poco opportune. Già nel rapporto sul freno alla regolamentazione in adempimento del postulato Caroni 15.3421 era giunto alla conclusione di voler puntare soprattutto sulla trasparenza dei processi normativi.

Il Consiglio federale si propone anche di ampliare l’utilizzo dello sportello unico EasyGov in modo rapido e generalizzato. Nell’applicazione della legislazione federale, le autorità federali e cantonali dovranno offrire i loro servizi di governo elettronico attraverso questo portale.

Maggioranza qualificata in Parlamento

L’introduzione della maggioranza qualificata per i progetti legislativi che comportano notevoli costi di regolamentazione per le imprese richiede una modifica costituzionale. Nell’attuazione di questo mandato parlamentare, il Consiglio federale intende ispirarsi fortemente al modello del freno alle spese per elaborare un freno alla regolamentazione. Per l’Esecutivo è inoltre importante che gli effetti politici ed economici di un tale freno normativo, che può creare ulteriori ostacoli per determinati progetti trattati in Parlamento, siano discussi in modo aperto e trasparente nel corso della procedura di consultazione.

Il Consiglio federale ha incaricato il DEFR di preparare i progetti di consultazione per entrambi gli affari. La consultazione partirà a fine 2020.


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