Insieme contro il coleottero giapponese

Zurigo-Reckenholz, 12.03.2020 - Agroscope ha vinto l’aggiudicazione per un progetto dell’UE Horizon2020. Insieme ad altri partner europei, svilupperà strategie di lotta sostenibili contro il coleottero giapponese, parassita di quarantena.

La protezione sostenibile delle piante è una delle priorità dell’agenda di Agroscope, che si è appena aggiudicato l’appalto per un progetto UE finalizzato alla lotta sostenibile al coleottero giapponese. Un successo in linea con il Memorandum of Understanding europeo sulla promozione di un sistema agroalimentare sostenibile, sottoscritto da Agroscope nel febbraio del 2020.

Il coleottero giapponese, una minaccia per molte colture

Nel 2017 il coleottero giapponese è stato individuato per la prima volta al confine svizzero meridionale e vi è il rischio che si diffonda ulteriormente nel nostro Paese e in Europa. Sia i coleotteri adulti che le larve melolontoidi sono un pericolo per l’agricoltura europea. Queste larve si nutrono di preferenza di radici d’erba e causano danni ai prati e ai pascoli, come accade anche con le larve indigene. I coleotteri adulti hanno uno spettro di ospiti straordinariamente vasto, che conta oltre 300 piante, tra cui non solo piante utili importanti come la vite, le bacche e la frutta a nocciolo, ma anche il mais e la soia.

La strategia per i maggiolini contro i coleotteri giapponesi

I primi test di laboratorio dimostrano come i funghi entomopatogeni provenienti dalla collezione di ceppi di Agroscope possano infettare anche il coleottero giapponese. Da vari anni questi funghi sono utilizzati con buoni risultati contro i parenti autoctoni dei coleotteri giapponesi, soprattutto contro i maggiolini. Occorre ora sviluppare una strategia simile per contrastare il coleottero giapponese, introdotto accidentalmente.

5,5 milioni di euro per quattro anni

Giselher Grabenweger, ricercatore del gruppo «Protezione dei vegetali ecologica in campicoltura», si è appena aggiudicato l’appalto per un progetto Horizon2020 dell’UE, di cui sarà il coordinatore. Il progetto si chiama «Integrated Pest Management of the invasive Japanese Beetle, Popillia japonica – IPM-Popillia» e sarà finanziato con 5,5 milioni di euro per quattro anni.

13 istituzioni europee coinvolte

Vari gruppi di ricerca di Agroscope e 12 istituzioni di Germania, Francia, Italia, Austria, Portogallo e Svizzera collaborano al progetto condotto da Agroscope. Il consorzio comprende università e istituti di ricerca, PMI dei settori del biocontrollo e dell’informatica, servizi ufficiali di protezione delle piante e cooperative agricole. L’approccio multidisciplinare punta a garantire che le scoperte scientifiche trovino presto un’applicazione pratica. Per frenare l’attuale invasione di coleotteri giapponesi un fattore conta infatti più di ogni altro: la velocità!


Indirizzo cui rivolgere domande

Giselher Grabenweger
Coordinatore del progetto IPM-Popillia
Agroscope
Reckenholzstrasse 191
8046 Zürich

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