Piano d’azione contro le polveri fini: in consultazione le modifiche dell’OIAt

Berna, 23.10.2006 - Il DATEC ha inviato in consultazione le modifiche dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), necessarie per attuare diverse misure del piano d’azione contro le polveri fini. Secondo le nuove disposizioni, per i piccoli impianti a combustione a legna verrà introdotta una dichiarazione di conformità, mentre i grandi impianti a legna dovranno essere progressivamente dotati di filtri e il valore limite d’emissione per la polvere totale prodotta dagli impianti industriali e artigianali sarà abbassato di oltre il 50 per cento. La consultazione si concluderà a fine gennaio 2007.

Lanciato nel gennaio del 2006 dal presidente della Confederazione Moritz Leuenberger, il piano d’azione contro le polveri fini mira a ridurre alla fonte le emissioni di particolato fine e fuliggine (prodotta sia dai motori diesel che dalla legna). L’obiettivo è quello di abbassare fino a un livello sopportabile l’inquinamento atmosferico causato dalle polveri fini, particolarmente elevato in inverno durante i periodi di inversione termica. Le modifiche dell’OIAt, inviate in consultazione, sono necessarie per realizzare tre delle quattordici misure previste dal piano d’azione. Ecco le modifiche in breve:

Prova di conformità per gli impianti a combustione a legna con una potenza fino a 350 kW: in Svizzera sono attualmente in funzione circa 650'000 impianti a combustione a legna con una potenza termica fino a 350 kW (dalle stufe e dai caminetti privati fino alle caldaie per circa 30 appartamenti). Secondo la versione modificata dell’OIAt, gli impianti a legna nuovi potranno essere messi in commercio a partire dal 1° gennaio 2008 soltanto dopo che ne è stata provata la conformità alle norme dell’Unione europea e se soddisfano i moderni requisiti in materia di protezione dell’aria. I nuovi valori limite relativi alla polvere corrispondono esattamente ai requisiti fissati da Energia legno Svizzera ai fini del conferimento del marchio di qualità per i riscaldamenti a legna.

Inasprimento del valore limite d’emissione relativo alla polvere per gli impianti a combustione a legna con una potenza superiore a 70 kW: oggi, il 40 per cento della legna da ardere svizzera viene bruciato in circa 5'000 caldaie a legna con una potenza termica superiore a 70 kW, la maggior parte delle quali a carica automatica. Gli impianti di questo tipo dovrebbero diffondersi sempre di più nei prossimi anni, dal momento che si prevede di raddoppiare l’utilizzo della legna da ardere. Comunque, anche se utilizzati in modo corretto, essi generano una quantità di polveri fini almeno 300 volte superiore a quella prodotta da impianti a combustione simili alimentati con olio da riscaldamento o con gas. Per tale motivo il valore limite relativo alla polvere viene inasprito di un fattore vicino a cinque. Gli impianti nuovi dovranno essere adeguati progressivamente entro il 2015 ai valori limite previsti dalla modifica dell’OIAt, gli impianti esistenti entro i prossimi 10 - 15 anni.

Per i grandi impianti con una potenza superiore a 1 MW, i nuovi valori limite si applicheranno a decorrere dall’entrata in vigore dell’ordinanza. Già oggi è tuttavia possibile dotare tali impianti di sistemi di depurazione dei fumi, necessari per rispettare il valore limite. Per i piccoli impianti i valori limite saranno abbassati gradualmente.

Abbassamento del valore limite d’emissione generale relativo alla polvere per gli impianti industriali e artigianali: il valore limite d’emissione per la polvere totale attualmente previsto dall’OIAt, pari a 50 mg/m3, è in vigore dal 1985 e si applica a tutti gli impianti industriali e artigianali (ad es. cementifici, industria chimica, metalmeccanica e del legno nonché segherie). I progressi tecnologici compiuti nel settore della filtrazione consentono oggi di abbassare tale valore a 20 mg/m3, limite già rispettato da buona parte degli impianti. 

Per ragioni di coerenza, sono stati adeguati anche altri valori limite fissati dall’OIAt per le emissioni di polvere. Si tratta dei limiti previsti per gli impianti a combustione alimentati con carbone o con olio da riscaldamento pesante e per gli impianti d’incenerimento del legname di scarto, che dovranno essere severi come quelli stabiliti per gli impianti a legna nuovi.


Indirizzo cui rivolgere domande

Modifiche dell’OIAt : Ulrich Jansen, capo della sezione Industria e impianti a combustione dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), tel. 031 322 93 79
Piano d’azione contro le polveri fini: Martin Schiess, capo della divisione Protezione dell’aria e RNI dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), tel. 031 322 54 34



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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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