Creazione di un’istituzione nazionale per i diritti umani in Svizzera

Berna, 13.12.2019 - Il 13 dicembre 2019 il Consiglio federale ha adottato il progetto di legge sulla creazione di un’istituzione nazionale per i diritti umani (INDU). L’Esecutivo rafforza così il proprio impegno a favore dei diritti umani, la cui tutela in Svizzera è sancita anche dalla Costituzione federale. La decisione di optare per un modello di ente pubblico tiene conto dei risultati della consultazione. L’INDU sarà un’istituzione indipendente che coinvolgerà ampie fasce della società e riceverà un sostegno finanziario annuale dalla Confederazione.

La creazione di un’INDU in Svizzera figura da tempo nell’agenda politica e risponde sia a una richiesta di politica estera dell’ONU che a un’aspettativa politica interna. Oltre 120 Paesi, compresi quasi tutti quelli europei, sono già dotati di un’istituzione di questo genere.

L’indipendenza di questa nuova istituzione le consentirà di cooperare non solo con le autorità a tutti i livelli statali, ma anche con le organizzazioni non governative, l’economia privata, il settore della ricerca e le organizzazioni internazionali, e di sostenere le loro attività in materia di diritti umani.

Dal 2011, il Centro svizzero di competenza per i diritti umani (CSDU) esiste come progetto pilota a tempo determinato. Una valutazione esterna ha confermato l’utilità di una INDU per la Svizzera e l’esistenza di una domanda per le prestazioni erogate da un’istituzione di questo tipo.

Il disegno di legge prevede di tramutare il progetto pilota in un’INDU permanente in forma di istituzione di diritto pubblico codificata nella legge. Questo modello tiene conto sia dei risultati della procedura di consultazione sia delle direttive dell’ONU. Per evitare vuoti tra il progetto pilota, che durerà fino alla fine del 2020, e l’istituzione subentrante, è prevista una proroga di ulteriori due anni del progetto pilota.

Un’istituzione snella, indipendente e stabile

L’INDU sarà integrata nella legge federale su misure di promozione civile della pace e di rafforzamento dei diritti dell’uomo. Sarà dotata di personalità giuridica propria e disporrà della necessaria indipendenza, il che significa, per esempio, che potrà definire autonomamente le proprie attività nell’ambito del mandato affidatole e reagire rapidamente ai nuovi sviluppi. I suoi compiti comprenderanno l’informazione e la documentazione, la ricerca, la consulenza, l’educazione e la sensibilizzazione in materia di diritti umani nonché lo scambio internazionale. Il mandato affidatole coprirà sia questioni interne riguardanti i diritti umani sia questioni relative all’attuazione degli obblighi internazionali in materia di diritti umani in Svizzera. L’INDU non svolgerà mansioni amministrative, non fungerà da mediatrice e non si occuperà di singoli casi.

Come con il progetto pilota, è previsto che la Confederazione sostenga l’INDU con un contributo finanziario di un milione di franchi all’anno. Verrà inoltre mantenuta l’aggregazione al mondo universitario: l’INDU avrà dunque sede in una o più università. Il Consiglio federale intende creare l’INDU in stretta collaborazione con i Cantoni, che contribuiscono in modo significativo alla situazione, considerata buona nel confronto internazionale, dei diritti umani in Svizzera e svolgono un ruolo importante nella protezione dei diritti umani.


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