Il contributo di solidarietà per le persone che nell’infanzia hanno subito collocamenti coatti non deve comportare una riduzione delle PC

Berna, 27.11.2019 - Il Consiglio federale intende escludere dal calcolo delle prestazioni complementari (PC) il contributo di solidarietà per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e di collocamenti extrafamiliari. Nella sua seduta del 27 novembre ha deciso che questo contributo, accordato alle vittime a titolo di riparazione dell’ingiustizia subita, dovrà andare interamente a loro beneficio e sostiene pertanto un’iniziativa parlamentare in tal senso.

L’iniziativa parlamentare «Garantire il diritto alle prestazioni complementari alle persone che nell’infanzia hanno subito collocamenti coatti e alle persone internate sulla base di una decisione amministrativa» (19.476), depositata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S), chiede che nel calcolo delle prestazioni complementari all’AVS e all’AI (PC) si rinunci al computo del contributo di solidarietà quale parte della sostanza e dei proventi da esso generati quale reddito.

Rimborso delle decurtazioni delle PC

Il 1° aprile 2017 è entrata in vigore la legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981 (LMCCE), che prevede il versamento a titolo di riparazione di un contributo di solidarietà di al massimo 25 000 franchi per vittima. Secondo la LMCCE, in caso di diritto a PC questo contributo di solidarietà non viene computato quale reddito, però va ad aumentare la sostanza, il che può avere ripercussioni sul calcolo delle PC. Inoltre i proventi da esso generati sono computati quale reddito. Per alcuni beneficiari ne è risultata una riduzione delle PC. Come la CSSS-S, anche il Consiglio federale è del parere che tali riduzioni siano ingiustificate e approva pertanto la proposta della Commissione di annullare le riduzioni delle PC attuate per questo motivo e di rimborsare gli importi dedotti.

Secondo le informazioni attualmente a disposizione, delle circa 9000 persone che hanno inoltrato una domanda per il versamento di un contributo di solidarietà circa 830 ricevono prestazioni complementari. Soltanto una parte di esse ha tuttavia subìto una riduzione delle PC, per effetto della franchigia di sostanza prevista per il calcolo di queste prestazioni. Per il momento sono 20 le persone che si sono annunciate. Si stima che i rimborsi ammonteranno al massimo a circa 600 000 franchi.

Il Consiglio federale attribuisce grande importanza alla riparazione dell’ingiustizia subita dalle persone che nell’infanzia sono state vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e di collocamenti extrafamiliari. Chiede pertanto al Parlamento di accogliere la modifica di legge proposta.


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