Internet Governance Forum: alla conferenza ONU sulla cooperazione digitale a Berlino il consigliere federale Cassis invita tutti gli attori a collaborare

Berna, 25.11.2019 - Il 26 novembre il consigliere federale Ignazio Cassis partecipa, su invito del Governo tedesco, all’Internet Governance Forum (IGF) di Berlino. L’IGF, la conferenza multistakeholder delle Nazioni Unite sulla cooperazione digitale più importante e più grande del mondo, si occupa di tutti gli aspetti della politica digitale, comprese le questioni economiche, normative, securitarie e relative ai diritti umani. Con la partecipazione del consigliere federale Cassis, la Svizzera ribadisce il suo ruolo attivo e costruttivo nella diplomazia e nella governance digitali.

Viste la rilevanza politica e le sfide crescenti della trasformazione digitale, l’anno scorso il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres aveva istituito un «High-level Panel on Digital Cooperation». Nel frattempo questo organismo, di cui faceva parte anche l’ex consigliera federale Doris Leuthard, ha elaborato raccomandazioni volte a migliorare la cooperazione mondiale nel settore della digitalizzazione e a orientarla maggiormente alla ricerca di soluzioni. Durante i cinque giorni dell’IGF di Berlino, a cui partecipano circa 5000 rappresentanti dei Governi, dell’economia e della società civile provenienti da tutto il mondo, tali raccomandazioni saranno discusse in numerosi formati.

Alla discussione contribuirà anche il consigliere federale Ignazio Cassis, che martedì parteciperà a un panel di alto livello sul futuro della governance di Internet. La Svizzera ha avanzato proposte concrete per lo sviluppo futuro della cooperazione digitale, al fine di sostenere una digitalizzazione che ponga al centro l’essere umano. È importante che alla discussione sulla governance digitale possano partecipare anche interlocutori provenienti da Paesi meno sviluppati. Ecco perché occorre creare, in tutti gli ambiti politici digitali, possibilità di sostegno e aiuti all’orientamento neutrali. La Geneva Internet Plattform, varata dalla Svizzera, fornisce già oggi un prezioso contributo e in futuro potrebbe fare ancora di più. Il consigliere federale Cassis intende estendere ulteriormente l’importante ruolo di Ginevra nella politica digitale globale e fare della città sul Lemano un polo dei dibattiti globali sulla digitalizzazione e la tecnologia. A questo scopo, nel 2019 il Consiglio federale ha lanciato tre nuove iniziative: la Geneva Internet Plattform, la fondazione «Geneva Science and Diplomacy Anticipator», che dovrà anticipare le sfide sociali di un mondo digitalizzato e creare, assieme all’ONU, le condizioni quadro multilaterali necessarie, e infine l’iniziativa Swiss Digital, un progetto sostenibile a lungo termine volto a garantire standard etici nel contesto della digitalizzazione.

L’IGF, che si tiene a scadenza annuale, è la conferenza ONU multistakeholder più importante e più grande del mondo per discutere di tutti gli aspetti della governance digitale. È una piattaforma per discutere di nuovi approcci risolutivi e partenariati. La Svizzera ha dato una forte impronta all’IGF sin dalla sua creazione nel 2006 e nel 2017 ha ospitato la dodicesima edizione a Ginevra. Il segretariato dell’IGF ha sede presso l’ONU a Ginevra, dove si tengono anche le riunioni preparatorie. La Svizzera s’impegna da 20 anni per l’ulteriore sviluppo della cooperazione e della governance digitali e ha svolto un ruolo chiave in occasione di tappe importanti. Il Vertice mondiale sulla società dell’informazione, sulla cui scia è nato l’IGF, ha avuto luogo nel 2003 a Ginevra, mentre nel 2005 la Confederazione era rappresentata al Vertice mondiale di Tunisi dall’allora consigliere federale Samuel Schmid, che si era battuto per la libertà di opinione e di riunione in Internet. L’impegno svizzero è sempre stato imperniato sulle persone e i loro bisogni – su tutte le persone in ogni regione del mondo: le persone devono poter decidere il loro modo di vivere e lavorare il più autonomamente possibile – senza essere dominate e controllate né dallo Stato né da poche imprese.


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