Giornata del diritto internazionale pubblico 2019: la DDIP lancia un dibattito sulla soft law

Berna, 08.11.2019 - Per l’8 novembre 2019 la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha organizzato a Berna la giornata annuale del diritto internazionale pubblico, centrandola sulla cosiddetta soft law, in italiano «diritto mite». La manifestazione ha offerto l’opportunità di affrontare questo tema molto attuale assieme al consigliere federale Ignazio Cassis e a un vasto pubblico e, in particolare, di analizzare come avvicinare il Parlamento a questo strumento.

Ogni anno, la DDIP organizza un evento su una questione specifica di diritto internazionale pubblico di attualità. Quest’anno ha deciso di concentrarsi sulla soft law, oggetto di confronto a livello nazionale in seguito alle discussioni sul Patto dell’ONU per la migrazione dello scorso autunno, che sono sfociate in un dibattito più ampio sulla partecipazione del Parlamento svizzero a determinati temi di politica estera.

Ma che cosa si cela dietro al concetto di soft law? Il Consiglio federale ha esaminato la questione nel suo rapporto del 26 giugno 2019, indicando che questo strumento si differenzia al contempo dalla prassi del diritto internazionale pubblico e da quella delle semplici dichiarazioni politiche d’intenti. Le regole comportamentali della soft law non sono giuridicamente vincolanti, anche se presentano comunque un certo carattere normativo. Il Consiglio federale ha inoltre constatato che la soft law sta diventando uno strumento sempre più importante nella regolazione delle relazioni internazionali. Ha pertanto formulato alcune proposte su come coinvolgere il Parlamento in modo più mirato, nel pieno rispetto della ripartizione delle competenze prevista dalla Costituzione e conservando la capacità di azione della Svizzera in materia di politica estera.

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha inaugurato la giornata, dando. il benvenuto ai partecipanti e al pubblico, e sottolineando la necessità di continuare a promuovere il rispetto dello Stato di diritto e del diritto internazionale, elementi chiave della coesistenza pacifica tra Stati e fondamenta dei principi difesi dalla Svizzera. Cassis ha inoltre ricordato che, per il nostro Paese, esiste un legame molto stretto tra politica estera e interna, e che la questione della soft law rientra a pieno titolo nei dibattiti tra questi due ambiti.

Gli scambi avvenuti al termine della giornata della DDIP tra consiglieri agli Stati, un giornalista, alti rappresentanti dell’Amministrazione federale e dell’OCSE e professori di diritto hanno rispecchiato quanto già emerso nei dibattiti nazionali sulla questione della soft law. I partecipanti hanno anche passato in rassegna le numerose opportunità offerte da questo strumento, che contribuisce a far evolvere l’ordinamento giuridico internazionale facendo leva sul consenso tra gli Stati.

La giornata della DDIP si è conclusa con un bilancio positivo e con la constatazione che la soft law rappresenta una parte integrante della regolazione delle relazioni internazionali. Si tratta quindi di uno strumento che merita di essere debitamente compreso e spiegato, anche grazie ai dibattiti e alle riflessioni sollevati in questi ultimi tempi. Ben vengano quindi le discussioni future su come meglio procedere democraticamente alla sua elaborazione.


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