Immobili già esistenti: sfide e prospettive

Grenchen, 07.11.2019 - Nell’offerta immobiliare la parte del leone la fanno le vecchie costruzioni. Al convegno dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) dieci referenti hanno presentato altrettanti progetti sullo sviluppo del parco immobiliare, che si trova attualmente di fronte a grandi sfide come l’accessibilità economica, la svolta energetica e lo sviluppo centripeto. I 200 partecipanti hanno ricevuto numerose informazioni e idee per l’impostazione dello spazio abitativo attuale e futuro.

Nella prima parte del convegno, dedicata all'uomo e alle sue forme abitative, Christelle Bérard Bourban dell'Ufficio federale di statistica ha presentato uno spaccato dell'attuale parco immobiliare svizzero seguito da due interventi sulla situazione abitativa dei senior. Nel primo, Holger Hohgardt, della ZHAW School of Management and Law, ha spiegato che gli ultracinquantenni con una casa di proprietà in generale sono soddisfatti e poco propensi a un cambiamento di abitazione, mentre Joëlle Zimmerli, direttrice presso la Zimraum GmbH, ha presentato uno studio sulle persone anziane e la disdetta del contratto locativo per ristrutturazione. Fino ad oggi gli anziani non sono stati particolarmente colpiti da questo fenomeno, ma la situazione potrebbe cambiare. Al centro degli interventi successivi troviamo questioni urbanistiche e architettoniche. Thierry Buache (HEAD Genève) ha illustrato come potrebbero essere modificati diversi immobili ginevrini risalenti a tre epoche diverse per adeguarsi alle mutate esigenze, mentre Michael Koch della yellow z ha messo in risalto le qualità degli insediamenti sorti negli anni '80 a margine delle città, che rappresentano oggi un patrimonio culturale da preservare.

Nella seconda parte del convegno sono stati messi in rilievo gli interessi contrastanti fra pubblico e privato. Peter Staub della pom+Consulting AG ha presentato gli ultimi risultati di uno studio, ancora in corso, sulla gestione immobiliare. Ha dimostrato l'importanza economica del settore e commentato gli effetti dei diversi modelli di gestione sull'evoluzione del parco immobiliare. Altri due interventi riguardavano la svolta energetica. Katia Horber-Papazian, professore onorario presso l'ateneo di Losanna, ha presentato alcune proposte per bilanciare gli interessi fra proprietari e inquilini nel risanamento energetico degli edifici, mentre Gabriela Muri Koller del dipartimento Lavoro sociale della ZHAW ha sottolineato l'esigenza di una maggiore sistematicità nel trattare le conseguenze della svolta energetica per i gruppi target svantaggiati. Gli interventi conclusivi hanno toccato altri due temi di rilevanza politica.  Philippe Koch, dell'istituto Urban Landscape della ZHAW, ha presentato le sfide dello sviluppo centripeto nei quartieri di case monofamiliari, mentre Bernard Woeffray, capo del servizio di pianificazione urbanistica di Nyon (VD), ha illustrato la strategia del suo Comune per contrastare la pressione esercitata dal mercato immobiliare sui redditi modesti. Le due parti del convegno si sono concluse con una tavola rotonda.

Entro il 17 novembre si terranno altre tre manifestazioni. Nel quadro del premio di architettura del Cantone di Soletta vengono esposti nella galleria Kunsthaus di Grenchen opere dal 2016 al 2019 e, sempre a Grenchen, il 9 novembre (ore 15) l'ex responsabile comunale dei lavori edili Claude Barbey farà da guida nel centro storico insignito nel 2004 del premio Flâneur d'or e nel 2008 del premio Wakker. L'11 novembre verrà proiettato il film «Wir sind die Neuen» di Ralf Westhoff, 2014 (18.30, Grenchen, cinema Rex), una commedia incentrata sul conflitto generazionale fra gli inquilini di due appartamenti in colocazione.


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Doris Sfar, UFAB, caposettore Questioni fondamentali e informazioni, tel. +41 58 480 91 85



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