La cooperazione transfrontaliera a vantaggio delle regioni svizzere

Ittigen, 30.10.2019 - Per rafforzare le regioni montane, lo spazio rurale e le regioni di confine, la Confederazione punta anche sulla cooperazione transfrontaliera nel quadro dei programmi europei Interreg. Dal 2014 è stato così possibile attuare circa 300 progetti con una partecipazione svizzera. Oggi, a Berna, si sono incontrati gli esperti del settore per preparare il programma per il periodo 2021-2027.

Nell'ambito della nuova politica regionale, la Confederazione partecipa da diversi anni ai programmi Interreg dell'Unione europea (UE), sostenendo progetti che permettono alle regioni di rafforzarsi e di svilupparsi oltre i confini nazionali. Nel periodo di promozione in corso dal 2014, è stato possibile attuare fino ad oggi circa 300 progetti con una partecipazione svizzera. Tra questi figurano, ad esempio, il progetto Belfrontières, un percorso didattico transfrontaliero lungo il lago Lemano che ha saputo dare nuovi impulsi turistici alla regione; oppure il progetto SmartVillages lanciato dal Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), che permette ai Comuni dell'arco alpino di sfruttare meglio le opportunità della digitalizzazione. Infine, il progetto AlpFoodway del Polo Poschiavo persegue l'obiettivo di valorizzare la cultura alimentare alpina, con l'auspicio, da parte dei responsabili del progetto, di essere riconosciuti quale «foodway» tradizionale dal patrimonio alimentare alpino con un'iscrizione nella lista del Patrimonio Culturale Intangibile dell’UNESCO.

Nell'ambito della nuova politica regionale, con il sostegno anche dei Cantoni la Confederazione investe circa 55 milioni di franchi nei programmi Interreg attualmente in corso nel periodo di promozione. Oggi, a Berna, quasi 200 attori di progetti con una partecipazione svizzera fanno un bilancio del periodo e preparano il prossimo. L'esatto quadro finanziario e giuridico da parte dell'UE per i programmi Interreg 2021-2027 non è ancora definito; tuttavia risulta incontestato il fatto che la cooperazione transfrontaliera debba essere proseguita, visto e considerato che ha ripercussioni positive sullo sviluppo economico, sociale e territoriale delle regioni interessate. Per il prossimo periodo di promozione, la Confederazione intende continuare a garantire grosso modo lo stesso importo finanziario ai programmi Interreg. L'incontro odierno è stato organizzato dall'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

L'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) è responsabile dell'attuazione di quattro programmi Interreg in Svizzera. Due programmi transnazionali (Spazio alpino e Europa nord-occidentale) permettono una cooperazione su vasta scala europea. Nel programma Interreg rientrano pure il programma finalizzato a promuovere lo scambio di esperienze tra le città europee URBACT e l'osservatorio europeo in rete del territorio ESPON. L'attuazione di questi programmi avviene nell'ambito della nuova politica regionale della Confederazione.


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