Minoranze a rischio: la Confederazione contribuisce ai costi delle misure di sicurezza

Berna, 10.10.2019 - La Confederazione ha previsto aiuti finanziari annui fino a un massimo di 500 000 franchi come contributo ai costi per la sicurezza delle minoranze particolarmente esposte a rischi connessi al terrorismo o all’estremismo violento. Gli aiuti finanziari possono essere concessi per misure di protezione di natura edile, tecnica e organizzativa. Nella seduta del 9 ottobre 2019, il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione in merito all’ordinanza che ha quindi adottato. L’ordinanza entrerà in vigore il 1° novembre 2019.

Nella sua strategia del 17 aprile 2018, la Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) ha raccomandato di potenziare la collaborazione tra il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), le forze di polizia e le minoranze esposte a rischi. Nella stesura della strategia è stato altresì deciso che la Confederazione cofinanzierà misure di sicurezze con un importo massimo pari a 500 000 franchi. Il Consiglio federale ha quindi elaborato un’ordinanza corrispondente e l’ha sottoposta a consultazione. I pareri sull’avamprogetto sono stati per lo più positivi. L’ordinanza adottata dunque corrisponde ampiamente a quella sottoposta a consultazione.

La Confederazione potrà partecipare ai costi per misure di natura edile, tecnica e organizzativa volte a impedire eventuali reati contro minoranze esposte a rischi. Simili misure possono comprendere recinzioni, mura, videosorveglianza o impianti di allarme. Inoltre la Confederazione potrà sostenere finanziariamente misure di formazione nei settori del riconoscimento dei rischi e della prevenzione di minacce nonché misure di sensibilizzazione o di informazione destinate ad ampie fasce di popolazione. Non è invece consentita la partecipazione statale alle spese per il personale di sicurezza.

Legame consolidato con la Svizzera e i suoi valori

Il contributo finanziario è destinato a misure volte a proteggere i gruppi di persone più esposti ai rischi di aggressioni connesse al terrorismo o all’estremismo violento. Si tratta di minoranze caratterizzate da stili di vita, cultura, religione, tradizioni, lingua o orientamento sessuale comuni, con un focus particolare sulle comunità ebraiche e islamiche.

La decisione di concedere il sostegno finanziario spetta all’Ufficio federale di polizia (fedpol), che valuta il bisogno di particolare protezione della minoranza interessata e ne verifica il legame consolidato con la Svizzera e i suoi valori. Sono escluse da questi contributi le attività politiche, lobbistiche o missionarie e la formazione all’uso delle armi. L’aiuto della Confederazione non viene neppure concesso se il richiedente esercita attività vietate oppure esalta o minimizza la violenza.

L’ordinanza sulle misure a sostegno della sicurezza delle minoranze bisognose di particolare protezione (OMSM) entra in vigore il 1° novembre 2019.


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