Conferenza sulla Convenzione internazionale sulla conservazione delle specie a Ginevra: la delegazione svizzera traccia un bilancio

Berna, 28.08.2019 - Il 28 agosto si è conclusa a Ginevra la 18a Conferenza della Convenzione internazionale sulla conservazione delle specie (CITES). Per la delegazione svizzera il bilancio è in linea di massima positivo. La proposta della Svizzera sul commercio internazionale di pesci ornamentali marini è stata accolta. D’ora in poi tale commercio sarà quindi sottoposto alla verifica della sostenibilità.

Dal 14 al 28 agosto si sono incontrati a Ginevra i 183 Stati contraenti della Convenzione internazionale sulla conservazione delle specie (CITES). Nel corso della conferenza sono state discusse numerose proposte per una maggiore o meno rigorosa protezione di animali e piante. Mathias Lörtscher, responsabile della delegazione svizzera, esprime una generale soddisfazione per i risultati raggiunti: «La conferenza ha dimostrato che la Convenzione CITES funziona. La maggior parte delle decisioni è stata presa dai partecipanti di comune accordo e laddove non è stato possibile si è deciso mediante votazione».

In linea con la proposta della Svizzera è stato mantenuto lo stato di protezione degli elefanti e le regolamentazioni del commercio di avorio non sono state rese meno restrittive. Il commercio di giraffe è oggetto di una nuova necessaria regolamentazione, visto che in determinate regioni gli effettivi si sono drasticamente ridotti. La Svizzera avrebbe preferito una soluzione più differenziata, poiché le popolazioni di giraffe presenti nell’Africa meridionale non soddisfano i criteri di inserimento negli allegati CITES. La Svizzera si è adoperata con successo per una ricerca approfondita sulle specie di Boswellia (specie arboree da cui si estrae la resina per l’incenso), per facilitare il commercio di alcune specie di legno e per l’uso di moderne procedure elettroniche di autorizzazione per il rilascio delle autorizzazioni CITES.

Verifica del commercio di pesci ornamentali marini

È stata inoltre accolta l’iniziativa svizzera per l’analisi del commercio sostenibile dei pesci ornamentali marini. «È importante che questa proposta sia stata adottata; un’analisi del commercio internazionale di pesci ornamentali marini ci mostrerà se il commercio di determinate specie o gruppi di pesci ornamentali sia sostenibile o meno», afferma con piacere Mathias Lörtscher. Finora il commercio di pesci ornamentali non è stato quasi mai controllato. Delle oltre 2000 specie interessate, solo tre sono disciplinate dalla Convenzione CITES.

La delegazione svizzera si rammarica del fatto che la conferenza non abbia ancora una volta dato seguito alle legittime preoccupazioni di diversi Stati dell’Africa meridionale che si caratterizzano per essere riusciti a conservare alcune specie. È il caso, ad esempio, della Namibia, dove le autorità hanno ottenuti grandi successi nel ricreare la popolazione del rinoceronte bianco.

Le modifiche agli allegati adottate saranno ratificate entro i prossimi tre mesi. Le richieste approvate, come l’analisi del commercio di pesci ornamentali, determineranno il programma di lavoro dei prossimi tre anni. La prossima conferenza sulla conservazione delle specie si terrà nel 2022.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale della sicurezza alimentare e
di veterinaria (USAV)
Servizio stampa
Tel. 058 463 78 98
media@blv.admin.ch



Pubblicato da

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria
http://www.blv.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-76214.html