Droni e Brexit nella normativa europea per l’aviazione civile recepita dalla Svizzera

Berna, 22.08.2019 - In data odierna, il Comitato misto Svizzera-UE per il trasporto aereo ha deciso il recepimento di diversi atti comunitari da parte della Svizzera. Si tratta, in particolare, di un nuovo regolamento quadro in materia di sicurezza aerea riguardante i droni e di un regolamento che garantirà il proseguimento delle attività degli operatori e dei fabbricanti elvetici alla luce della Brexit. Le nuove disposizioni, che concernono diversi aspetti della sicurezza aerea (safety e security) come pure la gestione del traffico aereo, entreranno in vigore il 1° settembre 2019.

La Svizzera ha recepito oggi nell’allegato dell’Accordo bilaterale sul trasporto aereo diverse norme dell’Unione europea riguardanti safety e security, così come la gestione del traffico aereo.
L’atto più importante è costituito dal nuovo regolamento quadro relativo alla sicurezza aerea in Europa, incentrato in particolare sugli aeromobili senza occupanti (droni) e sulla possibilità, per gli Stati membri dell'Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (AESA), di reattribuirsi reciprocamente, o di reattribuire all'agenzia, le proprie responsabilità in materia di certificazione, supervisione o controllo dell'applicazione.

Inoltre, un nuovo regolamento accorderà agli operatori interessati e all’AESA un lasso di tempo sufficiente perché i certificati necessari, tenuto conto dello statuto di Paese terzo del Regno Unito in ragione della Brexit, possano essere rilasciati dall'AESA a persone fisiche o giuridiche del Regno Unito. Il recepimento di questa normativa consentirà ai fabbricanti di materiale aeronautico elvetici di proseguire la produzione e alle imprese di trasporto aereo di continuare a sfruttare i relativi prodotti, conformemente ai requisiti giuridici applicabili in seno all’UE. Un’interruzione di queste attività comporterebbe la paralisi del trasporto aereo, con conseguenti gravi problemi economici e sociali.

Per quanto riguarda la prevenzione di attentati, le nuove norme sono incentrate sulla sicurezza aeroportuale e la revisione delle regole relative alla verifica degli antecedenti, come pure sull’utilizzazione dei nuovi strumenti di detezione di esplosivi. I voli provenienti dal Regno Unito in transito negli aeroporti svizzeri rimangono invece assoggettati al regime attuale poiché non viene imposto alcun controllo di sicurezza supplementare in relazione alla Brexit.

Il Consiglio federale ha approvato il recepimento di queste norme nella sua seduta del 21 agosto 2019. Da parte svizzera, la decisione è stata firmata da Christian Hegner, direttore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Nel nostro Paese la nuova normativa entrerà in vigore il 1° settembre 2019.


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