Riforma delle ferrovie 2: per un servizio pubblico di qualità, efficiente e forte

Berna, 23.02.2005 - I trasporti pubblici svizzeri devono essere gestiti in modo tale da garantirne l’elevato livello qualitativo, l’efficienza e la capillarità su tutto il territorio nazionale. Il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio sulla seconda tappa della riforma delle ferrovie, i cui obiettivi sono modernizzare il finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria, equiparare le ferrovie private alle FFS e aumentare la sicurezza per i viaggiatori. Grazie all'armonizzazione delle prescrizioni nazionali con quelle europee dovrà inoltre essere migliorata la competitività delle ferrovie svizzere. Non sono invece oggetto del messaggio la questione delle casse pensioni delle ferrovie e quella del futuro sviluppo del settore ferroviario svizzero.

Nel 1999, data dell’entrata in vigore della prima tappa della riforma delle ferrovie, sono stati ridefiniti i compiti della Confederazione e delle FFS ed è stato introdotto il libero accesso alla rete. La seconda tappa concerne in primo luogo l’elaborazione di una moderna forma di finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria e la parità di trattamento tra ferrovie private e le FFS. L'obiettivo primario del progetto è di rendere più efficiente il settore ferroviario e dei trasporti pubblici e di disciplinare più chiaramente il flusso degli investimenti.

Il 19 dicembre 2003 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione sulla riforma delle ferrovie, che si è conclusa a fine aprile 2004. Il 24 novembre 2004 il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sui risultati della consultazione ed ha incaricato il DATEC di presentare il messaggio ora licenziato con i relativi disegni di legge.

La riforma delle ferrovie 2 comprende quattro aspetti essenziali:

1. Finanziamento

Le attuali modalità di finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria sono superate, relativamente complesse e poco chiare. A prescindere dalla loro importanza, le tratte sono attualmente finanziate in tre modi: dalla Confederazione, dai Cantoni/Comuni o congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni. Ne risultano innumerevoli interdipendenze e complesse procedure. Alla luce della Nuova perequazione finanziaria sarà introdotta una chiara ripartizione delle competenze: la Confederazione finanzia una rete di base, i Cantoni la rete complementare. Il finanziamento congiunto Confederazione-Cantoni sarà eliminato. La rete di base comprenderà tutta la rete del traffico di transito e a lunga distanza; anche i collegamenti con i capoluoghi dei Cantoni, con le regioni periferiche e con le sedi principali dell'industria e del commercio faranno parte di questa rete.

2. Equiparazione tra ferrovie private e FFS

La riforma delle ferrovie 2 porterà all'equiparazione tra ferrovie private e FFS, con l'introduzione, per gli investimenti nell'infrastruttura delle ferrovie private, di convenzioni sulle prestazioni analoghe a quelle concluse con le FFS. Questo consentirà, da un lato, una gestione statale orientata agli obiettivi ed un controlling efficace e, dall'altro, un aumento del margine di manovra dell'impresa. L'estensione dello strumento della convenzione sulle prestazioni quadriennale alle ferrovie private permetterà anche di regolamentare il seguito del credito quadro per il finanziamento dell'infrastruttura delle ferrovie private, che scadrà nel 2006.

3. Sicurezza

Un'altra questione importante nell'odierno settore ferroviario è il dibattito sulla sicurezza dei trasporti pubblici: vandalismo, molestie e aggressioni a utenti e personale in stazioni, treni e autobus si fanno più frequenti. Per frenare questo sviluppo servono adeguati fondamenti giuridici. La protezione dei viaggiatori sarà disciplinata dalla legge e sarà creata una base legale chiara per l'introduzione di un servizio di sicurezza per i trasporti pubblici.

Le imprese di trasporto (ferrovie, autobus, battelli e impianti a fune) dovranno effettuare un’analisi della situazione di minaccia sulla propria rete e, successivamente, scegliere quali dei due tipi di servizi di sicurezza impiegare: una polizia dei trasporti con compiti esclusivi di sicurezza oppure il modello della cosiddetta “doppia funzione” e affidare quindi il servizio al personale d’esercizio o viaggiante che ha seguito una formazione specifica. I compiti della polizia di Stato e di quella comunale rimarranno invariati; la collaborazione tra corpi di polizia sarà intensificata.

4. Accesso alla rete senza discriminazioni

La politica dei trasporti svizzera punta al trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia e ad un traffico viaggiatori ferroviario competitivo. Per raggiungere questi obiettivi è necessario che soprattutto il traffico merci su ferrovia tra la Svizzera e i Paesi confinanti si svolga il più possibile senza ostacoli.

A questo contribuisce un accesso alla rete privo di discriminazioni. Finora la non discriminazione nell'accesso alla rete era garantita mediante la separazione contabile e organizzativa tra infrastruttura e traffico e con il ricorso ad una commissione arbitrale indipendente. Per giungere ad un miglioramento in questo settore, la commissione arbitrale, nello svolgimento della sua attività di vigilanza, sarà dotata di ulteriori competenze: così, in caso di sospetta discriminazione nell’ambito dell’accesso alla rete, essa potrà decidere d’ufficio l’apertura di eventuali inchieste.

Nel quadro del cosiddetto primo pacchetto ferroviario, l'Unione europea, la cui legislazione si è nel frattempo sviluppata, esige che il servizio per l'assegnazione dei tracciati sia indipendente. L'attuale servizio congiunto per l'assegnazione dei tracciati di FFS/BLS/RM non è infatti conforme ai requisiti delle direttive europee. Per garantire la compatibilità con l'Unione europea, dovrà essere istituito un servizio per l'assegnazione dei tracciati esterno e autonomo, sotto forma di istituto di proprietà della Confederazione.

Il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sui risultati della consultazione sull'interoperabilità

Il Consiglio federale ha inoltre preso atto del rapporto sui risultati della procedura di consultazione concernente la revisione della legge federale sulle ferrovie (interoperabilità). Tale legge dovrà essere modificata, in modo da renderla compatibile con le direttive sull'interoperabilità. I treni dovranno poter superare i confini nazionali senza ostacoli. La costruzione di ferrovie e la fabbricazione del relativo materiale rotabile saranno facilitate grazie all'unificazione e al riconoscimento reciproco delle procedure di verifica.

Nell'interesse delle ferrovie svizzere e dell'industria è necessario armonizzare le norme tecniche e il piano generale della sicurezza dell’esercizio. La Svizzera ha interesse a partecipare in prima persona all’elaborazione delle relative norme europee. Per questo motivo, con la riforma delle ferrovie 2, si creano anche i presupposti per il recepimento di entrambi i pacchetti ferroviari europei (incentivazione della concorrenza e miglioramento dell'interoperabilità).





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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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