Newsletter Ufficio federale del consumo 02/2019

Berna, 02.07.2019 - Per la presente vi inviamo la newsletter dell'Ufficio federale del consumo.

Risultati di una nuova analisi dei prodotti in carbone


Dal 1° gennaio 2019 è in vigore la dichiarazione più precisa dei prodotti in carbone (carbonella e bricchette) formulata dall’UFDC nel 2017.

La nuova dichiarazione si è resa necessaria perché con i requisiti precedenti si presentava un problema al momento dei controlli. Nello specifico, nel caso dei prodotti ricavati da più di tre tipi di legno, i tre tipi di legno presenti in maggiore quantità non sono individuabili con i metodi a disposizione nei laboratori di analisi.

Nella Istruzione 1 è stata dunque aggiunta la seguente precisazione:

1.    Per i prodotti in carbone ricavati da un unico tipo di legno: dichiarare la varietà utilizzata e il Paese di provenienza.
2.    Per i prodotti in carbone ricavati da due tipi di legno: dichiarare le varietà utilizzate e il rispettivo Paese di provenienza.
3.    Per i prodotti in carbone ricavati da tre tipi di legno: dichiarare le varietà utilizzate e il rispettivo Paese di provenienza.
4.    Per i prodotti in carbone ottenuti da più di tre tipi di legno è necessaria la designazione «diversi tipi di legno». Inoltre occorre indicare almeno tre delle tipologie di legno utilizzate e i rispettivi Paesi di provenienza.


Per verificare l’attuazione di questa precisazione, l’UFDC ha disposto in primavera una nuova analisi di laboratorio di vari prodotti in carbone presso l’Istituto per la ricerca sul legno Thünen di Amburgo. È stata analizzata la corretta dichiarazione del tipo di legno di 13 prodotti in carbone.

I risultati riflettono una realtà a mezze tinte.

I prodotti che presentano una dichiarazione del tipo di legno conforme alle norme sono 6.

In altri 5 l’analisi ha rilevato la presenza di ulteriori tipi di legno, presumibilmente originari dei Paesi di provenienza dichiarati. In altri 4 mancava invece la nuova dicitura obbligatoria «diversi tipi di legno».

In un altro prodotto in carbone per il quale erano dichiarati solo tre tipi di legno sono stati rilevati altri tipi non dichiarati. Due dei 12 campioni di questo prodotto analizzati dal laboratorio sono ricavati da legno non originario del Paese di provenienza dichiarato. Anche in questo caso mancava la dicitura «diversi tipi di legno».

Nel caso di un prodotto l’obbligo di dichiarazione è stato completamente disatteso in quanto mancava sia l’indicazione del tipo di legno sia quella relativa alla provenienza. L’analisi ha messo in evidenza più di tre tipi di legno che molto probabilmente vengono dal Paese di provenienza indicato sulla confezione.

L’UFDC ha invitato tutte le imprese inadempienti ad adeguare le dichiarazioni e a fornire la prova delle rettifiche apportate.

 

Commissione federale del consumo (CFC)

2 maggio 2019: Raccomandazione al Consiglio federale sull’editing del genoma / nuovi metodi di coltivazione delle piante
Nel mese di novembre 2018 il Consiglio federale ha deciso di adottare una posizione diversa rispetto alla Corte di giustizia dell’Unione europea sulle nuove procedure di biologia molecolare («Genome Editing»). Diversamente dalla Corte di giustizia dell’UE, che ascrive senza eccezione i nuovi metodi all’ingegneria genetica, il Consiglio federale intende valutare i singoli prodotti caso per caso.

La dichiarazione di piante e prodotti pone alcune difficoltà. Negli Stati Uniti, infatti, sono già disponibili piante e prodotti ottenuti con metodi di genome editing. Per ora non è possibile dimostrare l’uso di tali metodi in tutti i casi. Per questo motivo, la CFC ritiene importante che la discussione non coinvolga solo i rappresentanti legali e scientifici, ma anche i diretti interessati, ossia i consumatori.

Secondo la CFC non ci sono sondaggi aggiornati su cosa pensano i consumatori svizzeri delle nuove procedure. Senza queste informazioni non si può escludere che le valutazioni e le decisioni degli uffici federali competenti possano essere in contrasto con le esigenze dei consumatori.

LA CFC chiede pertanto al Consiglio federale di realizzare uno studio rappresentativo che rilevi in che modo i consumatori valutano le nuove procedure, se sono disposti a consumare i prodotti finali e quali informazioni/dichiarazioni desiderano al riguardo.

La raccomandazione completa è consultabile al seguente indirizzo: https://www.konsum.admin.ch/bfk/it/home/themen/sekretariat-ekk/empfehlungen.html

 
6 giugno 2019: raccomandazione al Consiglio federale relativa all’«Iniziativa sull’allevamento intensivo»
I promotori dell’iniziativa popolare «No all’allevamento intensivo in Svizzera (Iniziativa sull’allevamento intensivo)» chiedono che in futuro l’allevamento animale rispetti almeno lo standard bio.

A causa delle norme più severe, l’attuazione dell’iniziativa potrebbe comportare prezzi molto più alti per i prodotti alimentari di origine animale e incoraggiare la tendenza a effettuare acquisti nei Paesi limitrofi.

La CFC raccomanda pertanto al Consiglio federale di respingere l’iniziativa.

La CFC ritiene appropriata una strategia specifica per il benessere degli animali, che dovrebbe essere disponibile prima della votazione. Inoltre, ritiene che le misure previste dalla politica agricola 22+ (aggiornamento dei programmi per il benessere degli animali SSRA/URA) possano essere incrementate. La CFC propone un approccio più ambizioso che sostenga l’industria nei suoi sforzi per migliorare il benessere degli animali e auspica che le misure di promozione del clima non siano attuate a scapito del benessere degli animali.

La raccomandazione completa è disponibile all’indirizzo: https://www.konsum.admin.ch/bfk/fr/home/themen/sekretariat-ekk/empfehlungen.html

 

Buono a sapersi

CH: Revisione della legge federale sul contratto d’assicurazione
Il 9 maggio 2019 il Consiglio nazionale ha apportato alcuni miglioramenti a favore dei consumatori nella revisione della legge sul contratto d’assicurazione. Diverse proposte del Consiglio federale che avrebbero concesso alle compagnie assicurative un ampio margine di manovra non hanno ottenuto la maggioranza. Tra le altre cose, il Consiglio nazionale ha soppresso la possibilità di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali. Ha inoltre respinto la limitazione delle prestazioni in caso di malattia o infortunio.

Fonte: https://www.parlament.ch/de/ratsbetrieb/sessionen/sda-sondersession-nr-2019https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/sessioni/sessioni-precedenti/ats-sessione-speciale-cn-2019

 
UE: aggiornamento della normativa sulla protezione dei consumatori
L’UE sta aggiornando e inasprendo le norme a tutela dei consumatori. Alla fine di marzo il comitato competente ha approvato un progetto di direttiva che modifica quattro direttive esistenti dell’UE per tutelare gli interessi dei consumatori.

Il testo, che copre un’ampia gamma di argomenti, modifica la direttiva sulle pratiche commerciali sleali (2005/29/CE), la direttiva sui diritti dei consumatori (2011/83/UE), la direttiva sulle clausole contrattuali abusive (93/13/CEE) e la direttiva sull’indicazione dei prezzi (98/6/CE).

La versione integrale è consultabile all’indirizzo https://www.consilium.europa.eu/media/38907/st08021-en19.pdf

Il testo deve ancora essere adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Fonte: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2019/03/29/eu-to-modernise-law-on-consumer-protection/

 
EU: nuove direttive – 2019/770 e 2019/771 – per la tutela dei consumatori
La direttiva 2019/770, adottata il 20 maggio 2019, riguarda determinati aspetti contrattuali della fornitura di contenuti e di servizi digitali. L’obiettivo del testo è fornire ai consumatori europei un elevato livello di protezione e certezza giuridica - soprattutto negli acquisti transfrontalieri - agevolando le attività di vendita in tutta l’UE per le imprese, in particolare per le PMI.

La direttiva 2019/771, adottata il 20 maggio 2019, riguarda invece determinati aspetti contrattuali della vendita di beni, modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE e abroga la direttiva 1999/44/CE. Lo scopo è contribuire al corretto funzionamento del mercato interno garantendo nel contempo un elevato livello di protezione dei consumatori, stabilendo norme comuni in merito a taluni requisiti per i contratti di vendita tra venditori e consumatori, in particolare norme sulla conformità dei beni, sui rimedi in caso di difetto di conformità, sulle procedure di ricorso e sulle garanzie commerciali.

Fonte: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2019/04/15/eu-adopts-new-rules-on-sales-contracts-for-goods-and-digital-content/; https://alexandrina.eco-compliance.de/pages/viewpage.action?pageId=19104928

Testo della direttiva 2019/770:  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32019L0770&from=ES

Testo della direttiva 2019/771: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32019L0771&from=EN
 


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Tel. +41 58 462 20 21
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