Air2030: Il Consiglio federale approva il messaggio concernente la decisione programmatica sull’acquisto di nuovi aerei da combattimento

Berna, 26.06.2019 - Il Consiglio federale intende far sì che l’esercito possa proteggere la Svizzera anche in futuro da attacchi provenienti dallo spazio aereo. Gli attuali aerei da combattimento raggiungeranno il limite della loro durata di utilizzazione al più tardi verso il 2030. Per continuare a proteggere il Paese e la popolazione, il Consiglio federale intende rinnovare i mezzi per la protezione dello spazio aereo. Nella sua seduta del 26 giugno 2019 il Governo federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio concernente la decisione programmatica sull’acquisto di nuovi aerei da combattimento. Il popolo avrà la possibilità di esprimersi sul principio stesso di un acquisto di nuovi aerei da combattimento.

Negli ultimi anni il Consiglio federale si è ripetutamente pronunciato a favore dell’acquisto di nuovi aerei da combattimento. Il 15 maggio 2019 ha deciso di dare al popolo la possibilità di esprimersi in merito alla questione di principio concernente l’acquisto di nuovi aerei da combattimento. A tal fine sottoporrà al Parlamento una cosiddetta «decisione programmatica», che consentirà il ricorso al referendum facoltativo. Nella medesima occasione il Consiglio federale ha definito i parametri fondamentali della decisione programmatica, incaricando il DDPS di elaborare al più presto un relativo messaggio.

Contenuti della decisione programmatica

Il summenzionato messaggio e il relativo disegno di decisione programmatica sono ora stati adottati dal Consiglio federale all’attenzione del Parlamento. La decisione programmatica comprende quanto segue:

• il Consiglio federale è incaricato di rinnovare i mezzi per la protezione dello spazio aereo mediante l’acquisto di nuovi aerei da combattimento. L’introduzione dei nuovi aerei da combattimento dovrà essere conclusa entro la fine del 2030.
• Il volume finanziario massimo dell’acquisto sarà di 6 miliardi di franchi (stato: Indice nazionale dei prezzi al consumo. Gennaio 2018).
• Le imprese estere che ricevono commesse nel quadro dell’acquisto sono tenute a compensare il 60 per cento del valore contrattuale mediante l’assegnazione di mandati in Svizzera (affari offset), ovvero il 20 per cento mediante affari offset diretti e il 40 per cento mediante affari offset indiretti nel settore della base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza.
• L’acquisto sarà proposto all’Assemblea federale nel quadro di un programma d’armamento.
• L’acquisto di nuovi aerei da combattimento è coordinato sotto il profilo temporale e tecnico con l’acquisto parallelo di un sistema per la difesa terra-aria a lunga gittata.
• La decisione programmatica (sotto forma di decreto federale) sottostà a referendum facoltativo.

Protezione da attacchi provenienti dallo spazio aereo: una questione di ampia portata

Gli acquisti di armamenti sono di regola decisi in via definitiva dall’Assemblea federale, senza possibilità di referendum. Nel caso dell’acquisto di nuovi aerei da combattimento il Consiglio federale intende tuttavia consentire il ricorso al referendum, in primo luogo poiché si tratta di una questione di ampia portata:

• Gli aerei da combattimento attualmente in dotazione stanno per giungere al termine della loro durata di utilizzazione. Se non saranno sostituiti per tempo, dopo il 2030 la Svizzera si troverà nell’impossibilità di proteggere il proprio spazio aereo e tantomeno sarà in grado di difenderlo; l’esercito di conseguenza non sarebbe più in grado di adempiere i suoi compiti secondo la Costituzione federale e la legge militare. La protezione contro gli attacchi sferrati nello spazio aereo o a partire dallo spazio aereo, che provengano da forze armate o da gruppi terroristici, è di cruciale importanza per la sicurezza della Svizzera e della sua popolazione. La capacità di garantire la sicurezza della popolazione è uno dei compiti fondamentali dello Stato.
• L’importanza politica del tema è evidenziata dal fatto che gli ultimi due progetti per l’acquisto di aerei da combattimento hanno dato adito a una votazione popolare, la prima volta nel 1993 su iniziativa popolare e la seconda nel 2014 in seguito a referendum. Da tali precedenti non risulta alcun diritto a una decisione popolare per via referendaria. Ne conseguono tuttavia aspettative che vanno considerate a livello politico.

La realizzazione del progetto si protrarrà per oltre un decennio e richiederà pertanto la massima sicurezza pianificatoria possibile. Per questo motivo il Consiglio federale intende coinvolgere il Parlamento e la popolazione sin dalle fasi iniziali. I cittadini si esprimeranno in merito alla questione di principio concernente l’acquisto di nuovi aerei da combattimento in sostituzione degli aerei da combattimento attualmente in uso (30 F/A-18 C/D e 26 F-5 E/F) se sarà indetto un referendum dopo l’eventuale approvazione della decisione programmatica da parte del Parlamento. Dopo l’eventuale votazione il Consiglio federale designerà l’aereo da combattimento da acquistare. La procedura sin qui descritta è stata adottata dal Consiglio federale anche in seguito a un’indicazione in tal senso espressa dal Parlamento nel quadro di una mozione.

Coordinamento con l’acquisto di un nuovo sistema di difesa terra-aria a lunga gittata

Il nuovo sistema di difesa terra-aria a lunga gittata sarà acquistato nel quadro della procedura ordinaria, senza possibilità di referendum. In considerazione delle interdipendenze tra i due progetti, il sistema di difesa terra-aria sarà acquistato in maniera coordinata, sotto il profilo temporale e tecnico, con l’acquisto di aerei da combattimento. Il Consiglio federale prevede di stanziare complessivamente 8 miliardi di franchi per i nuovi mezzi di protezione dello spazio aereo. Nello stesso periodo avranno luogo anche acquisti per le rimanenti componenti dell’esercito, per es. per le truppe di terra, la ciberdifesa e i sistemi di condotta. Per finanziare tutti i progetti d’acquisto previsti il Consiglio federale ha deciso di concedere all’esercito un tasso di crescita annuo dell’1,4 per cento in termini reali per i prossimi limiti di spesa.


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