Il servizio postale funziona ma servono tuttora interventi del legislatore

Berna, 17.06.2019 - La PostCom constata che il servizio postale in Svizzera è buono, tuttavia ravvisa ancora la necessità di interventi sul piano legislativo per garantire a tutti gli operatori del settore pari condizioni. Come negli anni passati, la Posta svizzera ha di nuovo superato gli standard qualitativi richiesti e i suoi servizi sono stati valutati da buoni a molto buoni. Risultati convincenti anche da parte degli operatori privati: innovativi, agili e in parte anche con un presidio di nicchia mirato, mettono a frutto le proprie eccellenze su un mercato che sta diventando sempre più esigente per tutti i 179 operatori postali attualmente attivi in Svizzera. Gli standard minimi fissati dalla PostCom per le condizioni di lavoro del settore postale tutelano il personale privo di contratto collettivo di lavoro. Contemporaneamente viene data a nuovi operatori la possibilità di accedere al mercato.

Il 2018 ha visto il fatturato globale del mercato postale svizzero attestarsi a quota 3,871 miliardi di franchi, a fronte di un volume di 3,442 miliardi di invii. Dopo un lungo periodo di stasi la cifra d’affari torna dunque a crescere (1,1%) rispetto all’anno precedente.

Vista l’impennata dei volumi sul fronte della posta-pacchi, l’ascesa del fatturato osservata in questi ultimi tempi non è del tutto inaspettata. Per la prima volta dopo diversi anni, il boom del mercato dei pacchi è riuscito a compensare i volumi considerevolmente in calo negli altri segmenti (lettere, giornali, periodici).

Guardando agli ultimi cinque anni, tuttavia, si osserva che il fatturato globale del settore postale ha subito una contrazione annua di circa l’1%, nonostante questa recente inversione di tendenza. Il mercato della posta-lettere è in costante diminuzione, tanto che nel 2018 ha rappresentato per la prima volta meno della metà del mercato postale svizzero, attestandosi a quota 48,8%.

Ciò che vale per il mercato complessivo si osserva anche nel servizio universale. Quest'ultimo include gli invii della posta-lettere fino a 1 kg (Svizzera e traffico transfrontaliero), i pacchi fino a 20 kg (Svizzera e traffico transfrontaliero) nonché giornali e periodici durante il giro di recapito ordinario (Svizzera e traffico transfrontaliero).

Nel 2018 il fatturato conseguito con i prodotti del servizio universale si attesta a 3,233 miliardi di franchi (2017: 3,226 miliardi di franchi), mantenendo quindi, con un aumento dello 0,2 %, praticamente il livello dell'anno precedente. La crescita registrata nel settore dei pacchi fino a 20 kg compensa il calo subito dal segmento delle posta-lettere e dei giornali. Il fatturato del mercato della posta-pacchi ha invece segnato un aumento del 3,2% (2017: 5,5%), favorito in particolare dalla crescita del commercio online e dall’espansione degli operatori privati.

Interventi legislativi: ostacoli alla concorrenza in primo piano

La concorrenza tra la Posta svizzera e gli operatori privati continua a essere viziata. La PostCom ravvisa una necessità di intervento nell'ambito dell'accesso alle prestazioni parziali e, ad esempio, in quello dei prezzi che gli operatori privati devono pagare per l'accesso agli impianti di caselle. Riguardo a questi e altri punti la PostCom ha elencato nel rapporto annuale alcune proposte di modifica della legge e dell'ordinanza sulle poste.

Introduzione di standard minimi per le condizioni di lavoro in uso nel settore

Nell'ambito del suo compito di sorvegliare il mercato postale la PostCom ha fissato nella sua ordinanza del 30 agosto 2018 standard minimi per il settore postale, entrati in vigore il 1° gennaio 2019.

I nuovi standard prevedono un salario minimo lordo di CHF 18.27 l’ora. A titolo di confronto si consideri che all’atto della definizione di questi standard il divario dei salari negoziati tra le parti sociali oscillava tra CHF 17.50 e un massimo di CHF 25.00, passando per CHF 18.31. Queste disposizioni valgono per tutti i lavoratori del settore postale a cui non si applica un contratto collettivo di lavoro, una categoria che ormai conta un numero relativamente ridotto di soggetti, dato che le parti sociali hanno già stipulato varie forme di contratto collettivo oppure in parte li hanno ora adeguati sulla base delle prescrizioni della PostCom. Le disposizioni della PostCom si applicano anche ai lavoratori interinali e a tempo parziale.

L’obiettivo è impedire che la concorrenza tanto auspicata nel settore postale si ripercuota negativamente sui salari e sulle condizioni di lavoro delle categorie professionali particolarmente esposte, come i lavoratori non qualificati e i neoassunti. Allo stesso tempo, si mira ad agevolare l’ingresso sul mercato di nuovi operatori e a instaurare una concorrenza leale.

Punti di accesso: continua la trasformazione in agenzie postali

Dall’entrata in vigore della nuova legislazione postale nel 2012, gli uffici postali e le agenzie sono detti punti di accesso presidiati. Alla fine del 2018 si contavano in Svizzera praticamente altrettanti uffici postali (1078) quante erano le agenzie postali (1061). La Posta disponeva pertanto di una rete di 2139 punti di accesso presidiati. La PostCom constata che quello delle agenzie postali è fondamentalmente un buon modello e che la popolazione ci si è abituata. Vista l'importanza crescente delle agenzie postali la PostCom chiede di professionalizzare ulteriormente il loro esercizio attraverso un sistema di controllo della qualità. La PostCom ritiene inoltre necessario regolamentarle.

Le soluzioni di servizio a domicilio sono rimaste pressoché invariate rispetto all'anno precedente. Il totale degli uffici postali gestiti in proprio, delle agenzie e delle soluzioni di servizio a domicilio si conferma stabile a circa 3500 punti di accesso.

Trasformazione degli uffici postali in agenzie postali

Nel 2018 la Posta ha comunicato una decisione sul servizio postale a 25 Comuni di ubicazione e otto Comuni interessati. 25 di essi hanno successivamente richiesto una raccomandazione a PostCom, un numero all’incirca pari a quello dell’anno scorso. È importante rilevare che nella maggior parte dei casi è stato possibile giungere a un’intesa con i Comuni. Nello stesso periodo PostCom ha emanato18 raccomandazioni.

Dall'entrata in vigore, nell'ottobre 2012, della nuova legislazione in materia postale la PostCom è intervenuta a favore dei Comuni interessati in oltre la metà dei casi. Di norma la Posta segue le raccomandazioni della PostCom.

Raggiungibilità degli uffici postali e delle agenzie: valori stabili

Anche quest’anno la Posta ha superato i valori del 90% fissati dal legislatore in materia di raggiungibilità. Nel 2018 il 94,48% della popolazione residente permanente in Svizzera ha potuto raggiungere a piedi o con i mezzi pubblici un ufficio postale o un’agenzia in 20 minuti. Nelle regioni in cui la Posta offre un servizio a domicilio (entro 30 minuti), la percentuale sale al 96,12%. Entrambi i dati sono quindi praticamente identici a quelli dell’anno precedente.

Nella revisione parziale dell’ordinanza sulle poste varata nel 2018, il Consiglio federale ha tenuto conto di varie sollecitazioni avanzate dalla PostCom che migliorano il servizio pubblico: dall’inizio del 2019 la rete di agenzie e uffici postali, ad esempio, deve garantire che il 90 per cento della popolazione residente permanente di un Cantone (e non più dell’intero Paese) possa raggiungere, a piedi o con i mezzi pubblici, un ufficio o un’agenzia postale nell’arco di 20 minuti. Il metodo e i parametri per il calcolo previsto dalle nuove disposizioni devono ancora essere certificati. Nel 2020 saranno disponibili i valori concreti per il rapporto annuale del 2019.

Maggiore puntualità nella consegna dei pacchi

Nel 2018 la Posta presenta valori qualitativi superiori rispetto all’anno precedente nel segmento dei pacchi: il 97,2% dei pacchi Priority (PostPac Priority) è stato consegnato puntualmente, un risultato nettamente superiore a quello dell’anno precedente (96,0%). Leggero miglioramento si osserva anche per i pacchi Economy (PostPac Economy): 97,7% contro il 97,5% del 2017.

È invece diminuita leggermente la puntualità della Posta nella consegna delle lettere della posta A, passando al 97,4% (2017: 97,6%). Anche per quanto riguarda le lettere della posta B si è riscontrato un risultato lievemente peggiore, pari al 98,9% (2017: 99,0%). I valori fissati dal legislatore sono stati comunque ampiamente superati. Complessivamente, nell’anno in esame la Posta ha smistato circa 2 miliardi di lettere nel servizio interno, di cui, come in passato, oltre il 70% della posta B.

Finanziamento del servizio universale

La Posta Svizzera è tenuta a finanziare il servizio universale autonomamente, senza ricevere sussidi né dalla Confederazione né dai Cantoni. Per farlo può compensare i costi derivanti dall’obbligo di garantire il servizio universale (i cosiddetti costi netti) trasferendo fondi tra le società del gruppo. Nel 2018 i costi netti, ossia le spese derivanti dall'obbligo di fornire il servizio universale, sono nuovamente diminuiti. Tale miglioramento è da ricondurre in primo luogo ai cambiamenti operati nella rete degli uffici postali e ai processi di ottimizzazione del servizio di consegna. La PostCom ha approvato il calcolo dei costi netti e la prova del rispetto delle disposizioni sulla loro compensazione per il 2018.

Mentre l'esposizione regolatoria del 2018 mostra un risultato positivo per le prestazioni del servizio universale, per le prestazioni al di fuori del servizio universale il risultato è negativo. Come indicato nel suo rapporto annuale, la PostCom sta procedendo alle verifiche del caso.

Procedure e denunce rette dal diritto in materia di vigilanza

Nell’anno in esame la PostCom ha ricevuto complessivamente 41 lettere di reclamo da parte di cittadini (2017: 32), a fronte di una sola lettera di reclamo inviata agli altri operatori postali (2017: 1).

Nel corso dell’anno in esame la PostCom ha inoltre concluso 17 procedure con una decisione di fatto (2017: 16). Ha respinto 15 istanze e ne ha approvate due (2017: 13 rigetti, due accoglimenti, un accoglimento parziale). 19 procedure sono state stralciate a seguito di confronto o ritiro (2017: 12).

Per quanto riguarda le controversie tra la Posta e i destinatari di invii postali sulla distribuzione a domicilio, nel 2018 PostCom ha avviato due procedure (2017: 7) ed emanato due decisioni (2017: 5). Entrambi i casi sono stati respinti.

Cinque anni positivi per l'organo di conciliazione

L’organo di conciliazione è attivo da cinque anni. Sancito dalla legge sulle poste, esso si occupa, dal 1° gennaio 2014, di comporre le controversie di diritto civile che insorgono tra i fornitori di servizi postali e i loro clienti. È accorpato amministrativamente alla PostCom. I dettagli della procedura sono disciplinati dall’ordinanza sulle poste e da un regolamento di procedura.

Nel 2018 la direttrice dell'organo di conciliazione ha evaso complessivamente circa 1750 richieste, con un netto incremento della quota di informazione e consulenza. 74 vertenze su 77 sono state risolte con successo. Un caso è ancora pendente, mentre i restanti due non hanno prodotto alcun accordo. All’organo di conciliazione non risulta che in questi due casi sia stato intentato un processo giudiziario.

La PostCom (www.postcom.admin.ch)

La PostCom è un'autorità indipendente, subordinata solo amministrativamente al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). Essa sorveglia il mercato postale svizzero, vigila affinché il servizio universale mantenga una qualità elevata e garantisce una concorrenza leale. Inoltre, osserva gli sviluppi del mercato postale e dei settori ad esso collegati per assicurare in modo duraturo un servizio variegato ed economico, in tutte le regioni del Paese, per l'economia e la popolazione. La Commissione è composta da sette membri nominati dal Consiglio federale ed è sostenuta da un segretariato specializzato.


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